Anche nel Giro d’Italia da poco concluso, Thomas De Gendt è riuscito a ritagliarsi il suo spazio da protagonista nelle fughe. Il corridore belga si è impegnato inizialmente in un ruolo d’appoggio per il velocista della Lotto Soudal, Caleb Ewan, ma dopo le prime tappe ha avuto via libera per cercare di andare a caccia di un successo personale con un attacco da lontano, il suo marchio di fabbrica. L’occasione si è presentata nella tappa di Napoli. De Gendt si è inserito in una folta fuga partita nelle fasi iniziali e ha poi indovinato il momento chiave, quando il gruppetto dei battistrada si è spezzato, vincendo la tappa in uno sprint ristretto.

Ciclismo, Giro con oltre 50.000 metri di dislivello

Sempre molto attivo sui social con contenuti interessanti, divertenti e di impatto, Thomas De Gendt ha tirato il bilancio del suo Giro d’Italia pubblicando una serie di numeri che danno l’idea della difficoltà della corsa. Il veterano del Ciclismo belga ha tracciato lo sforzo profuso nelle tre settimane di corsa rosa. Per completare il Giro, De Gendt ha percorso 3.859 chilometri in 104 ore e 36 minuti.

Il dislivello totale coperto è stato di 50.378 metri. Il belga ha bruciato quasi centomila calorie in bici, per l’esattezza 99.296.

Fin qui gli aspetti più tecnici, ma come sempre De Gendt ha dato un tono molto simpatico al suo post con una serie di dati extra corsa, con il suo stile che ne lo ha fatto diventare un personaggio tra i più conosciuti e apprezzati nel mondo del ciclismo.

Il belga ha contato ben 3.150 chilometri percorsi in autobus e in macchina, per un totale di 70 ore, ma anche tre voli aerei e un traghetto, venti hotel, quattro birre, la vittoria di tappa di Napoli e il mal di gambe illimitato!

Più di 400 giorni nei grandi giri

In un’intervista a Velonews, Thomas De Gendt ha snocciolato qualche altro dato interessante sulla sua lunga carriera.

Il belga ha ricordato di aver percorso già 418 tappe nei tre grandi giri prima di correre questo Giro d’Italia. “Non è il massimo tra i corridori in attività, ma mi sembra molto alto. È più di un anno di corse continue, è davvero molto” ha raccontato il belga della Lotto Soudal. “Non mi ricordo di tutte queste tappe. Ricordi quelle difficili, quelle in cui hai vinto.

I giorni facili non li ricordi, ma quelli in cui era molto freddo, quando cadi o sei stanco, o vinci, quelle sono tappe che non ti dimentichi” ha raccontato De Gendt, che in carriera ha vinto due tappe al Giro, altrettante al Tour e una alla Vuelta.

Il veterano belga dovrebbe chiudere qui il conto con i grandi giri per questa stagione, non avendo in programma di partecipare né al Tour de France né alla Vuelta España.