Primoz Roglic allunga le mani sul Criterium del Delfinato. La settima tappa della corsa francese, il primo appuntamento con l'alta montagna, ha riscritto le gerarchie interne alla Jumbo Visma e quelle della classifica generale, lanciando il campione sloveno verso il successo finale. La vittoria di tappa è andata a Carlos Verona, unico superstite di una fuga partita nelle fasi iniziali. Lo spagnolo della Movistar ha difeso il successo dal ritorno di Primoz Roglic, che nel finale ha staccato gli altri uomini di classifica dopo un efficace lavoro preparatorio di Jonas Vingegaard.

L'ex maglia gialla Wout van Aert è invece uscito di scena già sulla Croix de Fer, la lunga salita che ha caratterizzato la fase centrale della tappa, ed ha così rimesso in mano a Roglic le redini della squadra e della corsa.

Delfinato, anche Fabbro all'attacco

Con la settima tappa il Criterium del Delfinato ha cambiato decisamente scenario, portando i corridori al confronto con le grandi salite alpine.

Il percorso, di appena 130 chilometri, era caratterizzato dalle lunghe salite al Galibier e alla Croix de Fer e quindi, nel finale, da quella più breve verso l'arrivo di Vaujany.

La corsa è diventata subito intensa con diversi tentativi di fuga da cui è scaturito un gruppetto di diciotto corridori, tra cui Matteo Fabbro, Pierre Rolland, Kenny Elissonde, Andrey Amador e Luis Leon Sanchez.

Rolland ha conquistato gli ultimi punti mancanti per conquistare definitivamente la sua maglia a pois, transitando al comando sia sul Galibier che sulla Croix de Fer, dove la fuga si è selezionata. Davanti sono rimasti i soli Elissonde, Lafay, Verona, Rolland e Muhlberger, ed anche in gruppo la salita ha fatto vittime illustri.

Wout van Aert è rimasto infatti staccato nella parte centrale della scalata, chiarendo subito le gerarchie interne alla Jumbo Visma, tornate in favore di Roglic e Vingegaard. Anche Enric Mas è rimasto sorprendentemente staccato, così come Mattia Cattaneo, che però ha limitato i danni ed è riuscito successivamente a rientrare. In vista dello scollinamento alla Croix de Fer, il Team Bahrain ha dato un'accelerata violenta, con Damiano Caruso che è parso particolarmente brillante, anche se lo scontro tra gli uomini di alta classifica è stato rimandato alla salita conclusiva verso Vaujany,

Uno - due Jumbo Visma in classifica generale

Tra i fuggitivi sono stati Elissonde e Verona a iniziare la scalata finale al comando.

Lo spagnolo della Movistar ha subito lasciato il francese ed ha impostato un passo forte e regolare per cercare di resistere alla rimonta del gruppo. La Groupama ha aumentato l'andatura del plotone sulla salita finale, facendo immaginare un attacco di Gaudu che però non è arrivato.

È stata la Jumbo Visma a rompere l'equilibrio e riprendersi il ruolo di squadra faro della corsa. Jonas Vingegaard si è sacrificato per fare il forcing, che ha messo alle corde anche Caruso e Geoghegan Hart, e Primoz Roglic ha poi finito il lavoro partendo in maniera violenta a un chilometro e mezzo dall'arrivo. Lo sloveno ha staccato tutti, ma non è riuscito a riprendere Verona, che ha mantenuto 13'' di vantaggio, andando a vincere la prima corsa della carriera.

Vingegaard ha confermato la sua brillante condizione concludendo terzo a 25'', con O'Connor e Johanessen poco dietro. Gaudu ha chiuso a 40'', Geoghegan Hart a 48'' e Caruso a 56''.

Cattaneo ha invece pagato pesantemente la salita finale, arrivando a due minuti e mezzo e perdendo la top ten della generale.

La classifica generale del Criterium del Delfinato è ora saldamente in mano alla Jumbo Visma e a Primoz Roglic. Lo sloveno comanda con 44'' di vantaggio sul compagno Vingegaard e 1'24'' su O'Connor. La corsa si conclude domani con un'altra tappa di montagna, in cui la leadership di Roglic sembra inattaccabile, ma in cui la corsa al podio è ancora apertissima, con Caruso perfettamente in gioco.