Comincia a prendere forma la lotta per la classifica generale del Giro di Svizzera. Pur su un percorso senza salite lunghe, la quinta tappa della corsa elvetica ha provocato una netta selezione e tolto dai giochi diversi pretendenti al successo finale, a partire da Remco Evenepoel. Il campioncino belga è apparso in netta difficoltà il 16 giugno, forse per il percorso costellato di salite molto esplosive o forse per il gran caldo che ha reso ancora più impegnativa la corsa. La Israel ha forzato l'andatura sull'ultima ascesa a Pedrinate, e il suo leader Jakob Fuglsang ha poi attaccato per due volte.

Il danese è stato però raggiunto nel finale e lo sprint in salita a Novazzano ha premiato Aleksandr Vlasov.

Svizzera, bella fuga di Dillier

La quinta tappa del Giro di Svizzera è partita senza la Jumbo Visma, ritirata in blocco dopo alcuni caso di Covid. Anche Adam Yates, e tre corridori della DSM, Soren Kragh Andersen, Casper Pedersen e Cees Bol hanno dovuto abbandonare per lo stesso motivo.

La corsa si è svolta su un percorso molto tecnico e spettacolare, caratterizzato da un circuito finale a Novazzano con diverse salite corte e dure e un traguardo in costante pendenza.

Nelle fasi iniziali si è formata in testa una fuga con Silvan Dillier, Alexander Kamp, Anthony Turgis, Claudio Imhof e Johan Jacobs. I battistrada hanno guadagnato più di sette minuti sul gruppo, ma la difficoltà del percorso ha poi fatto precipitare il loro vantaggio e le speranze di arrivare vittoriosamente al traguardo. UAE e EF sono state tra le prime squadre a prendere l'iniziativa in gruppo, ma è toccato alla Ineos dare un'ulteriore sferzata all'andatura, con Van Baarle a lungo a tirare, che ha provocato una netta selezione da dietro.

Dillier ha staccato uno dopo l'altro tutti i compagni d'avventura, ma alla fine anche lo svizzero è stato costretto a cedere, ormai nell'ultima tornata del circuito di Novazzano.

Doppio colpo di Vlasov

Un po' a sorpresa la Israel ha preso l'iniziativa nell'ultima parte della tappa, forzando il ritmo sull'ascesa di Pedrinate per cercare di favorire Jakob Fuglsang.

L'azione del team israeliano ha costretto alla resa anche alcuni big, soprattutto Remco Evenepoel, rimasto staccato su questa salita di appena un paio di chilometri. Fuglsang ha poi piazzato il suo scatto in vista dello scollinamento, ma senza fare il vuoto. In un finale caratterizzato da continui capovolgimenti di fronte, Schachmann e Pidcock hanno allungato in discesa per poi essere raggiunti a cinque chilometri dall'arrivo. Fuglsang ha cercato di approfittare di un rallentamento per scattare nuovamente.

Il danese ha guadagnato qualche secondo, ma su un nuovo tratto di salita la sua azione si è appesantita, favorendo il rientro di Vlasov, Thomas e Powless, e successivamente anche di Schachmann.

Il quintetto ha rallentato nell'ultimo chilometro, rischiando di rimettere tutto in gioco, ma Schachmann è partito ancora per uno sprint lunghissimo che ha finito per favorire il suo compagno Vlasov. Il russo ha resistito alla rimonta di Powless, partito da troppo dietro nella volata, ed è andato a prendersi la vittoria. L'americano della EF si è dovuto accontentare della seconda piazza, davanti a Fuglsang e Thomas, mentre Ulissi ha preceduto il gruppetto inseguitore.

Anche Pozzovivo ha chiuso tra i migliori, 12° a 10'', mentre Evenepoel ha pagato 2'12'' ed ha così dovuto dire addio alle ambizioni di classifica generale.

Con il previsto crollo di Stephen Williams, la maglia gialla è passata sulle spalle di Aleksandr Vlasov. Il russo, che in questa stagione sta dimostrando di aver dato una svolta alla propria carriera, guida con 6'' su Fuglsang e 7 '' su Thomas.