La Vuelta España, che si è conclusa ieri, 11 settembre a Madrid, ha incoronato Remco Evenepoel tra i fuoriclasse del Ciclismo attuale. Il 22enne belga ha compiuto il salto di qualità definitivo, che lo ha portato a dominare la corsa e portare a casa il primo successo in un giro di tre settimane. Evenepoel è apparso in splendida forma in questa Vuelta, segnata fin dall'avvio della stagione come l'obiettivo principale e curata nei dettagli nel periodo di preparazione. Il campione della Quick-Step ha sfoderato delle prestazioni di altissimo livello e di grande solidità in salita, cosa mai avvenuta in passato, mettendo in difficoltà tutti gli avversari diretti con una strategia che è il suo marchio di fabbrica: niente scatti, ma un ritmo intenso e incessante per portare al limite gli altri corridori.
Ciclismo, l'altura a Livigno prima di San Sebastian
La vittoria della Vuelta España è stata costruita da Remco Evenepoel e dalla Quick-Step con un programma di preparazione di otto settimane, partito all'indomani del successo nella cronometro dei Campionati nazionali, a fine giugno. Inizialmente Evenepoel ha passato una settimana di scarico e di recupero per poi gettarsi nelle successive sette di lavoro e di avvicinamento alla Vuelta.
Dalla seconda alla quarta settimana, il belga si è trasferito a Livigno, per allenarsi in alta quota. Qui il campione della Quick-Atep ha passato 19 giorni, pedalando per 85 ore. "Sono arrivato a Livigno dopo un viaggio di dieci ore in macchina, da solo. Ho lavorato per i primi dieci giorni con la squadra, poi è arrivata la mia fidanzata Oumi e la squadra se ne è andata.
Sono rimasto solo con Keisse, Masnada e Vervaeke. Abbiamo fatto delle lunghe e tranquille pedalate, dalle cinque alle sei ore, molto volume ma poca intensità" ha raccontato Remco Evenepoel.
Dopo quattro settimane di lontananza dalle corse, Evenepoel è poi tornato in gruppo per la Clásica San Sebastián di fine luglio. Il rientro dopo il periodo passato a Livigno è stato col botto.
Il belga ha subito centrato la vittoria con una lunga fuga solitaria. Prima di correre la classica basca, Evenepoel ha passato qualche giorno in Belgio, dove si è dedicato all'allenamento dietro moto con l'aiuto del padre, ex ciclista professionista.
Ad Alicante con van der Poel e Van Avermaet
Subito dopo San Sebastián, il 22enne belga si è spostato ad Alicante, sempre in Spagna, per un altro periodo di preparazione.
Il vincitore della Liegi ha passato due settimane nell'albergo dell'ex corridore Alexandr Kolobnev, una struttura speciale con alcune camere dotate di un sistema in grado di simulare l'altura. Qui Evenepoel ha incontrato anche Mathieu van der Poel, che si allena spesso ad Alicante, ed ha pedalato diverse volte con lui.
"L'ho incontrato in strada mentre mi allenavo e mi ha invitato a bere una Coca Cola. Si è creato subito un legame. È stato piacevole allenarsi con lui, sono giornate lunghe ed è motivante pedalare insieme a una persona gioviale e loquace come Mathieu. Sono stati una giornata anche con Greg Van Avermaet, è stato fantastico" ha raccontato Evenepoel, che in queste due settimane ad Alicante ha seguito una routine molto rigida per abituarsi agli schemi e agli orari con cui avrebbe poi vissuto alla Vuelta España.
"Sono andato a letto e mi sono alzato sempre alla stessa ora, ho pesato i pasti fino all'ultimo grammo e anche i massaggi erano sempre alla stessa ora" ha spiegato il corridore della Quick-Step.
Lasciata Alicante, Remco Evenepoel ha trascorso in Belgio l'ottava e ultima settimana di preparazione alla Vuelta España. Questi ultimi giorno sono stati soprattutto di recupero psicofisico. "Sono stato a casa per qualche giorno, ho passato un po' di tempo con i miei genitori e la mia fidanzata" ha raccontato il campione della Quick-Step, che poi si è presentato a Utrecht, al via della Vuelta, il 19 agosto, per mettere a frutto tutto il lavoro svolto.