Un'altra tappa superata positivamente per Remco Evenepoel, che si avvicina a grandi passi alla vittoria finale di questa Vuelta Espana. Il giovane belga della Quickstep ha visto uscire di scena il suo avversario più prestigioso e agguerrito, Primoz Roglic, che il 7 settembre non è ripartito dopo la caduta rimediata nel finale della tappa del 6 settembre. Evenepoel ha così concentrato tutte le sue attenzioni su Enric Mas, passato al secondo posto nella classifica generale. Lo spagnolo ha provato un paio di attacchi nella salita finale verso Monastero de Tentudia, ma non ha mai messo in difficoltà Evenepoel, che ha controllato la situazione con apparente facilità e difeso la sua maglia rossa.

La vittoria di tappa è andata invece a Rigoberto Uran, grazie all'ennesima fuga da lontano.

Vuelta, anche De Marchi in fuga

La 17° tappa della Vuelta Espana ha proposto un percorso mosso, con il finale sulla salita inedita di Monastero de Tentudia, un'ascesa di una decina di chilometri al 5% di pendenza media. La corsa è partita senza Primoz Roglic, sofferente dopo la caduta rimediata nel finale della tappa di ieri.

Lo sloveno ha così lasciato libero il secondo posto della classifica generale e il ruolo di avversario diretto di Remco Evenepoel, ruolo passato ad Enric Mas, lontano due minuti dal giovane belga.

La tappa è andata via molto velocemente nelle fasi iniziali, con diversi tentativi di fuga che hanno lanciato la corsa a 48 di media.

Dopo qualche decina di chilometri si è delineata una fuga di tredici corridori che ha preso il largo. Ad inserirsi sono stati Alessandro De Marchi, Rigoberto Uran, Marc Soler, Jesus Herrada, Clement Champussin, Elie Gesbert, Simon Guglielmi, Lawson Craddock, Quentin Pacher, Kenny Elissonde, Bob Jungels, Fred Wright e Gino Mader.

Il gruppo, condotto dalla Quickstep, ha lasciato prendere ai fuggitivi più di sette minuti di vantaggio, e così, per l'ennesima volta, la corsa si è spezzata in due, con la lotta per la tappa davanti e quella per la classifica più indietro.

Mas all'attacco, ma Evenepoel mantiene il vantaggio

La corsa si è stabilizzata nelle fasi centrali, finchè Craddock è scattato prima della salita finale per cercare di anticipare gli scalatori più forti. L'americano ha mantenuto un buon passo, ma nella parte più difficile della salita, gli ultimi quattro chilometri, gli inseguitori si sono riavvicinati, spinti dagli scatti di Rigoberto Uran e Marc Soler. Craddock è stato raggiunto, e in vista dell'ultimo chilometro Jesus Herrada ha piazzato un bello scatto con cui è sembrato involarsi verso la vittoria.

Nel finale però lo spagnolo si è piantato, aprendo la porta alla rimonta del redivivo Rigoberto Uran, il vecchio campione colombiano che ha tirato fuori uno sprazzo di classe per andare a conquistare il successo. Herrada si è visto scavalcare anche da Pacher, buon secondo, mentre De Marchi ha chiuso la tappa al settimo posto.

La corsa degli uomini di classifica è salita di tono nell'avvicinamento alla scalata finale, quando Movistar e Ineos hanno aumentato il ritmo in testa al gruppo.

Gli spagnoli hanno poi insistito sulla salita, con anche Valverde impegnato nel forcing, fino a quando Enric Mas ha provato un paio di attacchi. Lo scalatore della Movistar ha così assunto a pieno titolo il ruolo di sfidante di Evenepoel, senza però mai mettere davvero in difficoltà il belga in rosso. Il leader della corsa ha reagito con apparente facilità ai cambi di ritmo di Mas, e poi ha imposto il suo passo, inibendo i tentativi del rivale. Solo Joao Almeida ha trovato il tempismo giusto per approfittare di un rallentamento e guadagnare una decina di secondi, difesi fin sul traguardo. Evenepoel, Mas, Ayuso e Rodriguez sono arrivati insieme, mentre Lopez ha perso qualche secondi nel finale, allontanandosi un po' dalla lotta per il podio.

La classifica vede ancora Remco Evenepoel in maglia rossa, con Mas a 2'01'' e Ayuso a 4'51'', mentre la fuga ha riportato Uran al nono posto.