Mathieu van der Poel era la grande stella della tappa della Coppa del Mondo di ciclocross che si è svolta sabato 17 dicembre in Val di Sole. Con le assenze di Tom Pidcock e Wout Van Aert, il campione olandese era l’unico dei tre fenomeni del ciclocross a essersi presentato al via di questa corsa così speciale, svolta su un percorso completamente innevato. La gara è stata sorprendente e strana, rimescolando le solite gerarchie viste nel resto della stagione. MVDP è partito come favorito, ma è presto finito nelle retrovie dove Van der Poel ha fornito una prova del tutto anonima e deludente.

Brilla Vanthourenhout, MVDP a oltre tre minuti

La tappa italiana della Coppa del Mondo di ciclocross ha offerto anche quest’anno uno spettacolo del tutto particolare. La corsa si è svolta su un tracciato innevato artificialmente, un’idea nata nella scorsa stagione per chiedere l’inserimento del ciclocross nel programma delle Olimpiadi invernali.

Questo contesto così strano ha cambiato completamente i rapporti di forza emersi sui percorsi più tradizionali, quelli disegnati tra fango e prati.

Mathieu van der Poel non ha trovato un buon feeling con la neve e ha accumulato un grande ritardo rispetto alla testa della corsa. Davanti a tutti è stato il campione europeo Michael Vanthourenhout a staccare tutti quanti e ad andare a vincere, con Niels Vandeputte e Kevin Kuhn a completare il podio.

MVDP, partito da grande favorito, ha chiuso con oltre tre minuti di distacco all’ottavo posto e al termine della corsa se ne è andato senza rilasciare nessuna dichiarazione.

'Era la prima gara sulla neve'

A parlare ai media per spiegare i motivi di questa inattesa controprestazione è stato il padre di Mathieu, l’ex campione di Ciclismo e di ciclocross Adrie van der Poel.

“Era davvero spaventato”, ha dichiarato il padre di Mathieu al sito olandese WielerFlits. “Non gli succede mai, ma era la prima volta che gareggiava sulla neve e non lo ha aiutato il fatto che lo scorso anno non abbia partecipato quasi a nessuna gara. Ha pochi ciclocross nelle gambe ed è appena tornato dalla Spagna, dove ha fatto uno stage di allenamento su strada”, ha analizzato Adrie van der Poel.

L’ex campione ha visto il figlio insicuro e timoroso, ma non si è detto preoccupato per questa battuta d’arresto, anche per la particolarità del contesto di gara della Val di Sole. “Gli abbiamo detto di partire tranquillo per prendere confidenza con le curve, ma semplicemente non c’era. C’erano curve in cui si poteva pedalare, ma lui era fermo con le gambe e poi scivolava in tutte le direzioni. Semplicemente non era la sua giornata", ha commentato Adrie van der Poel.