Se è vero che le capacità psicofisiche dei corridori sono la parte davvero determinante per costruire i successi nel ciclismo professionistico, è altrettanto realistico pensare che tutto quello che sta intorno, tra materiali, preparazione e altri particolari, contribuisce in modo sensibile a spingere al massimo le prestazioni. Del resto il Ciclismo degli ultimi anni è sempre più attento a ogni dettaglio e naturalmente anche le biciclette rappresentano un punto nevralgico da ottimizzare per guadagnare ogni watt possibile. Le bici usate dai team professionistici rappresentano l'evoluzione continua che i più grandi marchi del mondo portano sul mercato e anche in questi modelli top di gamma possono esserci delle piccole differenze di prestazione che se per un amatore sono poco significative, per un campione possono fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.
Ciclismo, Boonen: 'Colnago fa una bici vecchia scuola'
Parlando a una trasmissione della tv belga Sporza, gli ex campioni Dirk de Wolf, vincitore di una Liegi e argento mondiale nel 1990, e Tom Boonen, quattro Roubaix e tre Fiandre in bacheca, hanno dichiarato che le biciclette Colnago usate da Tadej Pogačar non sarebbero all'altezza di quelle su cui corrono i suoi rivali.
Secondo Boonen la Colnago produce delle buone biciclette, ma con una concezione un po' troppo antica per il ciclismo professionistico. "Tra i primi cinque produttori di bici ci sono poche differenze. Quando però si confrontano con gli altri dieci che seguono allora c'è differenza. Colnago ha una bici vecchia scuola, non padroneggiano l'aerodinamica, anche se stanno recuperando terreno", ha commentato l'ex campione del mondo.
De Wolf: 'Con un'altra bici andrebbe due chilometri all'ora più veloce'
Ancora più diretto è stato il commento di Dirk de Wolf, secondo il quale Tadej Pogačar potrebbe sbaragliare la concorrenza scambiando la sua Colnago con una delle biciclette utilizzate dai suoi avversari. "Se domani Pogačar salisse su una bicicletta della Jumbo-Visma, della Ineos o della Soudal - Quick-Step, gli altri corridori non avrebbero più alcuna possibilità.
Su quelle bici pedalerebbe due chilometri all'ora più velocemente. La Colnago ha certamente dei buoni prodotti, ma è come una Ferrari e una Porsche: c'è una differenza tra i marchi", sostiene De Wolf.
Molto probabilmente il desiderio di De Wolf di vedere Pogačar su un'altra bici è destinato a rimanere tale. Il campione sloveno ha un contratto con la UAE Emirates e la squadra appare fortemente legata alla Colnago. L'azienda di Cambiago è stata acquisita due anni fa un fondo degli Emirati Arabi Uniti e per questo la partnership sembrerebbe destinata a proseguire a lungo.