Nel giorno in cui non erano al via Wout van Aert e Tadej Pogacar, e in cui hanno deluso Mathieu Van der Poel e Julian Alaphilippe, la Strade Bianche ha impresso nel suo albo d'oro il nome di un altro dei ragazzi con i superpoteri dell'ultima generazione. Tom Pidcock dopo che è stato criticato per alcuni video in allenamento, ha regalato una giornata di grande Ciclismo nella classica degli sterrati senesi, andando a vincere alla maniera dei campioni veri, al termine di una fuga solitaria di una cinquantina di chilometri. La corsa è stata accesa da un attacco di Alberto Bettiol, poi caduto, nel tratto sterrato di Monte Sante Marie.

Pidcock ha approfittato con coraggio di questa azione per poi avvantaggiarsi con una discesa da brividi e iniziare il suo show solitario.

Strade Bianche, fuga iniziale con tre corridori

La Strade Bianche è andata in scena in una giornata primaverile, con le strade sterrate ben compattate dalla pioggia di una settimana fa e dal tempo secco degli ultimi giorni. La corsa è iniziata con Mathieu Van der Poel nel ruolo del grande favorito, con Alaphilippe e Pidcock come alternative più concrete.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga di soli tre corridori, con molte squadre Professional che hanno disertato questo appuntamento per loro classico. A lanciarsi all'attacco sono stati Alessandro De Marchi (Israel), Sven Erik Bystrom (Intermarchè) e Ivan Romeo (Movistar).

Il gruppo ha gestito senza problemi la situazione, grazie anche all'esiguo numero dei corridori in fuga.

La corsa ha iniziato a farsi più intensa già nelle fasi centrali, con i passaggi sui tratti sterrati di Pieve a Salti e San Martino in Grania, ma come sempre è stato il tratto di Monte Sante Marie a dare il là alla vera e propria battaglia. Qui, a 51 km dall'arrivo, Alberto Bettiol (EF) è partito all'attacco, inseguito da Andrea Bagioli (Soudal Quickstep) e da Tom Pidcock (Ineos), uscito presto allo scoperto nonostante il suo posto tra i grandi favoriti della corsa.

Il britannico ha dimostrato grande abilità tecnica e coraggio nel giocare in questo modo le sue carte, e in un tratto di discesa sterrata ha staccato Bagioli e Bettiol con facilità disarmante.

Mathieu Van der Poel attardato dopo Monte Sante Marie

I due italiani sono poi stati ripresi dal gruppetto inseguitore, già molto selezionato, dal quale ha presto perso contatto Alaphilippe, grande delusione della corsa. Pidcock ha proseguito con passo deciso, nell'estenuante su e giù del percorso senese, rilanciando in salita e pennellando in discesa. Il campione della Ineos è andato a raggiungere De Marchi e Bystrom, che poi si è staccato, fino a rimanere da solo sul tratto sterrato di Monteaperti.

La rincorsa al giovane britannico è andata un po' a strappi, anche perchè Mathieu Van der Poel non è stato all'altezza del suo status di favorito. L'olandese ha dato una stoccata nel finale del tratto di Monte Sante Marie, ma poi non è apparso così incisivo nel prosieguo della corsa. Il gruppo si è spezzato prima di entrare nel settore di Monteaperti, e VDP non è stato in grado di reagire ai numerosi scatti che si sono susseguiti, rimanendo inesorabilmente attardato. All'inseguimento di Pidcock è così rimasto un drappello di una dozzina di unità, con la coppia Jumbo formata da Benoot e Valter e quella del Team Bahrain come Bilbao e Mohoric.

Pidcock in trionfo, Madouas e Benoot sul podio

A Montepaerti, Benoot è scattato rompendo il gruppetto, ma la Jumbo non è riuscita a far emergere la propria forza collettiva come nelle classiche del nord.

Anzi, Benoot ha avuto anche un gesto di stizza nei confronti di Valter, reo a suo dire di aver inseguito un terzetto che provava ad evadere. Dopo scatti e controscatti, che hanno fatto il gioco di Pidcock, sono rimasti solo Benoot, Valter, Mohoric, Madouas e Rui Costa all'inseguimento del battistrada, con una nuova girandola di attacchi tra le Tolfe e il tratto di avvicinamento a Siena.

Con un passo regolare e le sue straordinarie doti di discesista, Tom Pidcock ha difeso il suo vantaggio, anche quando il quintetto si è riportato ad una decina di secondi, respingendolo poi indietro. Il britannico è arrivato così allo strappo finale verso Piazza del Campo con la vittoria ormai in pugno ed ha potuto godersi questa autentica impresa.

Pidcock è andato a vincere questa Strade Bianche, mentre nel finale Madouas ha anticipato Benoot per la seconda piazza, con il redivivo Rui Costa, Valter e Mohoric a seguire.

Primo degli italiani è stato Davide Formolo, attardato da una foratura nella fase centrale della corsa, e poi tornato nel vivo dell'azione fino a chiudere al nono posto. Si è chiusa male, invece la corsa di Bettiol, caduto e ritirato ad una quarantina di chilometri dall'arrivo.