La cronoscalata al Monte Lussari, penultima tappa del Giro d'Italia prima dell'odierna passerella romana, ha regalato un finale di corsa entusiasmante e sorprendente. Al via, la sfida per la maglia rosa era ormai racchiusa tra Geraint Thomas e Primoz Roglic, divisi da 26'' a vantaggio del corridore gallese. Thomas ha tenuto il passo dell'avversario nella prima parte più facile, ma sulla salita ha cominciato a perdere sempre più terreno, fino a calare vistosamente nel finale e dare il là al sorpasso decisivo di Roglic.

Gilbert: 'Che impatto ha avuto l'abbigliamento?'

La parte di salita al Monte Lussari che ha deciso la corsa è stata proprio quella finale, dove Primoz Roglic ha aggredito la scalata con un rapporto agilissimo, mentre Thomas si è sempre più appesantito e nell'ultimo chilometro non è più riuscito a rilanciare la sua azione. Tra gli opinionisti al seguito del Giro d'Italia, Philippe Gilbert ha dato una chiave di lettura particolare al risultato. L'ex Campione del Mondo di ciclismo, ora commentatore per Eurosport, ha notato come Geraint Thomas fosse particolarmente sudato nella parte finale della salita del Monte Lussari. Essendo in testa alla classifica generale, il gallese non ha potuto indossare la tuta della Ineos e del suo fornitore tecnico, ma quella rosa fornita dall'organizzazione.

Philippe Gilbert ha annotato come questo particolare possa aver inciso sulla prestazione. "Una cosa che dimenticavo! Qual è stato l'impatto dell'abbigliamento sulla prestazione? Roglic con la sua tuta da cronometro contro Geraint Thomas con il marchio di abbigliamento della maglia rosa. E' quello il motivo per cui Thomas sudava così tanto?" si è chiesto Philippe Gilbert.

Ciclismo, il crollo finale di Thomas

Thomas non ha però cercato nessuna scusa per questa sconfitta bruciante, maturata alla penultima tappa. "Ad essere onesti: Roglic se lo merita davvero", ha dichiarato l'esperto campione della Ineos. "È stato sfortunato con un problema meccanico e mi guadagna ancora quaranta secondi. Chapeau a lui" si è complimentato sportivamente Thomas.

Analizzando i dati della cronometro del Monte Lussari e i parziali dei vari intertempi, si vede come la grande differenza tra Primoz Roglic e Geraint Thomas sia emersa negli ultimi dieci minuti della scalata. Nella prima parte della crono, quella pressochè piatta, lo sloveno è passato con 2'' di vantaggio sulla maglia rosa, che ha perso molto tempo nel cambio di bici. Tra i primo e il secondo intertempo, nella parte iniziale della salita, Roglic ha poi fatto segnare un parziale di 20'14'', contro i 20'28'' del britannico.

Nel successivo settore, Thomas è però calato vistosamente. In un tratto di strada molto più breve, e con Roglic attardato da un salto di catena, ha lasciato ben 13'', transitando in 8'30'' contro gli 8'17'' del rivale, che ha compiuto il sorpasso.

La tendenza si è accentuata negli ultimi 800 metri, percorsi da Roglic in 2'03'' contro i 2'14'' di Thomas, che ha così perso la sua maglia rosa, forse condizionato anche dall'abbigliamento non del fornitore della sua Ineos.