Cambia a sorpresa la maglia rosa del Giro d'Italia. In una giornata interlocutoria, nella tappa numero 14 di Cassano Magnago, Geraint Thomas e la Ineos hanno deciso di non difendere la maglia e di cederla ad uno dei fuggitivi della corsa, il francese Bruno Armirail.

La tappa, ancora segnata dalla pioggia, si è decisa con una folta fuga di 29 corridori, che nel finale si sono dati battaglia per conquistare il successo. A spuntarla è stato Nico Denz, al secondo successo personale in questo Giro in cui ha trovato la condizione della vita. Il gruppo è arrivato tranquillamente con 20 minuti di ritardo, consegnando così, in maniera un po' banale, la maglia rosa ad Armirail.

Giro, fuga di 29 corridori

Dopo la discussa tappa del 19 maggio, accorciata per il maltempo, il Giro d'Italia è ripartito con la quattordicesima frazione, la Sierre-Cassano Magnago. La tappa ha proposto un percorso un po' strano, con la lunga salita al Sempione nella fase iniziale, una scalata di una ventina di chilometri, e poi tanta pianura fino al traguardo.

Come spesso accade nelle tappe che si preannunciano favorevoli ad una fuga da lontano, la corsa è iniziata con tanti scatti, dai quali è poi scaturita una fuga di 29 corridori.

Tra questi anche tanti italiani, come Alberto Bettiol, Alessandro De Marchi, Stefano Oldani, Davide Ballerini, Andrea Pasqualon, insieme ad un velocista puro come Fernando Gaviria, accompagnato da due gregari, ed anche Nico Denz, Bauke Mollema, Toms Skujins, Bruno Armirail e Derek Gee.

Finale amaro per Oldani e Ballerini

Il gruppo ha lasciato fare e ha concesso ai fuggitivi un vantaggio sempre più ampio.

Dopo una fase centrale tranquilla, la corsa si è riaccesa ad una sessantina di chilometri dall'arrivo, quando Bettiol ha provato il primo scatto per selezionare il gruppo dei battistrada. Da questa fase concitata è uscito in avanscoperta un quartetto composto da Oldani, Ballerini, Skujins e Rex che ha guadagnato fin quasi un minuto sugli ex compagni d'avventura.

La Movistar ha provato ad organizzare la rincorsa per Gaviria, ma senza riuscire ad ottenere grandi risultati. A riaprire i giochi sono stati gli scatti portati da Gee, Mayrhofer, Denz e Bettiol nel finale di corsa, caratterizzati da alcuni morbidi saliscendi. Il quartetto che si è sganciato ha rimesso nel mirino i battistrada in un finale incerto ed appassionante.

Oldani ha cercato il tutto per tutto scattando all'ultimo chilometro, ma è stato raggiunto e il successivo rallentamento è stato fatale anche a Ballerini e Skujins.

Nico Denz ne ha infatti approfittato per pilotare gli inseguitori sulla testa della corsa e poi andare a vincere la volata, nonostante la bella rimonta di Derek Gee, una delle rivelazioni di questo Giro d'Italia. Bettiol ha concluso al terzo posto davanti a Rex e Ballerini.

La Ineos non ha fatto nulla per difendere la maglia rosa di Geraint Thomas, preferendo procedere a rilento per consegnare ad Armirail una ventina di minuti di vantaggio, quelli necessari al passo di consegne. I distacchi tra i grandi favoriti al successo finale restano però invariati, con Thomas che ha ancora 2'' su Roglic e 22'' su Almeida.