La giornata dedicata ai vari campionati nazionali di Ciclismo ha regalato belle corse in giro per l'Europa, qualche sorpresa e tanti nomi importanti a vestire le maglie con i colori della propria bandiera. La corsa spagnola ha raccontato invece una storia assolutamente straordinaria, quella di un corridore del tutto sconosciuto che è riuscito a inserirsi nel gruppo di testa e a giocarsi la vittoria fino agli ultimi chilometri. Alla fine a spuntarla è stato Oier Lazkano davanti a Juan Ayuso, Alex Aranburu e Jesús Herrada, tutti corridori di squadre World Tour.
Al quinto posto, ad appena 12'' dal vincitore, si è piazzato invece un nome che neanche gli appassionati più attenti del ciclismo avevano mai sentito nominare: Gorka Sorarrain. Questo "intruso" ha suscitato una particolare curiosità e nel dopo corsa è emersa la sua storia del tutto particolare.
Gorka Sorarrain, dal basket al ciclismo durante la pandemia
Gorka Sorarrain è un basco di 26 anni e milita in una squadra continental, la Bai Sicasal Petro de Luanda. Non è proprio un professionista, ma lavora come ingegnere e si allena nel tempo libero. Fino a tre anni fa Sorarrain giocava a basket in una squadra basca e non aveva mai pedalato su una bici da corsa. Durante il lockdown, con il blocco dell'attività sportiva, ha comprato i rulli e una bici per poter fare un po' di attività fisica in casa.
Da lì è scattata la passione per il ciclismo.
Passata l'emergenza sanitaria e ripreso il normale svolgimento delle attività sportive, Sorarrain ha iniziato a frequentare qualche granfondo con buoni risultati. "Con il mio primo stipendio ho comprato una bici da 500 euro, praticamente un ferro da stiro, e mi sono appassionato a questo sport", ha ricordato il corridore basco, raccontando la sua storia dopo l'exploit del campionato nazionale spagnolo.
"Con quella bici andavo ad allenarmi con gente della mia zona e vedevo che riuscivo a staccarli", ha continuato Sorarrain, che è stato incoraggiato a impegnarsi seriamente nel ciclismo.
'Ho iniziato un po' per scherzo e un po' sul serio'
Il ragazzo basco, che lavorava già come ingegnere, si è ritagliato del tempo per allenarsi più a fondo e nel 2022 ha trovato posto in una squadra dilettantistica spagnola, allo stesso livello delle nostre formazioni di élite e under 23.
"Ho iniziato un po' per scherzo e un po' sul serio", ha raccontato Sorarrain, che però dopo i primi approcci ha capito di poter competere a buoni livelli. "Fino ad aprile riuscivo a rimanere nel gruppo di testa, ma mi mancava qualcosa per poter scattare o lottare per un buon risultato. Poi è arrivato una sorta di click, grazie anche al mio corpo che si adattava a quello che le corse richiedevano", ha dichiarato il 26enne basco.
Sorarrain si è messo in luce anche al Giro del Friuli, corsa per élite e under 23, in cui è arrivato al quarto posto in una tappa. Grazie a questo e altri risultati interessanti, l'ingegnere basco è riuscito a ottenere un ingaggio in una squadra continental angolana, un'avventura esotica ai confini del mondo del ciclismo.
Con la Bai Sicasal Petro de Luanda, Sorarrain si è iscritto al campionato spagnolo ed è rimasto con i più forti corridori del World Tour a giocarsi la vittoria, concludendo al quinto posto. "È stata una vera sorpresa, essere dietro solo a quattro corridori del ciclismo World Tour è una cosa che spicca", ha commentato Sorarrain, raccontando poi qual è la sua vita di ingegnere - corridore.
"Comincio alle sette e mezza a lavorare come ingegnere in un'azienda e quando esco ne approfitto per allenarmi. Inizio verso le quattro e l'inverno è duro, con sempre meno luce ogni giorno. Nei fine settimana faccio le lunghe uscite, con maggiore tranquillità", ha raccontato Gorka Sorarrain.