La ricerca dei dettagli nelle squadre del ciclismo professionistico si sta spingendo sempre più all'estremo e non riguarda ormai solo la cura e l'ottimizzazione delle prestazioni dei propri corridori. I team di vertice hanno iniziato a monitorare in maniera sempre più accurata i dati che riescono ad avere sui corridori delle squadre avversarie e questo risulta particolarmente importante nelle grandi corse a tappe come il Tour de France.
Il team Jumbo Visma è ad esempio all'avanguardia in tal senso. La squadra olandese si avvale di un gruppo di esperti in ogni campo, dalla nutrizione alla biomeccanica, che comprende circa centoventi persone, e che oltre ad occuparsi di Vingegaard e compagni, cerca e analizza informazioni sui rivali.
Ciclismo, la Jumbo scopre il problema nella pedalata di Pogacar
Durante lo scorso Tour de France, la Jumbo Visma ha raccolto delle informazioni preziose su Tadej Pogacar grazie a questa attività di continuo monitoraggio. Il biomeccanico Jon Iriberri, che lavora nel team olandese da otto anni, ha raccontato di essersi reso conto di un problema fisico del campione sloveno, e che questo ha consigliato alla squadra di approcciare le tappe alpine con una strategia molto aggressiva.
"Ogni giorno ricevo tutti i dati di ogni corridore in allenamento e in gara, la velocità, la potenza... Li analizzo tra quattro e sei ore e vedo se la prestazione di ogni corridore è corretta", ha raccontato Iriberri spiegando come il team è arrivato a scoprire il problema di Pogacar.
"Se c'è qualche segnale di allarme, lo condivido rapidamente con lo staff e i direttori sportivi. Dalle tappe sulle Alpi sapevo che avremmo vinto il Tour de France, perché la caviglia sinistra di Pogacar non andava come doveva. Questi otto anni di lavoro ti danno un occhio clinico che ti fa vedere se i corridori stanno bene o no sulla bicicletta.
La potenza è una variabile molto importante, ma la cosa essenziale è la qualità della pedalata. Se pedalano bene o male", ha aggiunto Iriberri.
Iribarri: 'La biomeccanica oggi presta più attenzione ai ciclisti'
Jon Iriberri ha spiegato che la Jumbo Visma ha un'attenzione ad ogni dettaglio maniacale, non solo nella biomeccanica, e che questa è la base su cui nascono i grandi risultati raccolti nelle ultime stagioni.
"Qui lavoriamo su una pianificazione permanente a breve, medio e lungo termine. Ci sono cose che possono sembrare eccentriche, come i tecnici che vedono e supervisionano i percorsi di gara sui quali si correrà un anno dopo. C'è un sistema di lavoro molto interessante, si pensa molto alle strategie di gara. A volte riescono, a volte no. E se non riescono c'è sempre un piano B coerente", ha raccontato Iriberri, spiegando anche l'evoluzione che ha avuto la biomeccanica applicata al Ciclismo negli ultimi anni.
"Prima la biomeccanica prestava molta attenzione alla bicicletta e poca al ciclista. Ora prestiamo più attenzione al ciclista che alla bici. Bisogna avere il controllo delle articolazioni, rimanere rilassati, si deve posizionare l'atleta in modo che la sua prestazione sia massima e costante. E poi nessun team fa il monitoraggio biomeccanico e prestazionale che facciamo noi con i corridori", ha dichiarato Jon Iribarri.