Bilancio positivo quello di Jannick Sinner per quanto riguarda il torneo di Wimbledon: l'aver raggiunto la semifinale contro un mostro sacro come Novak Djokovic è, senza dubbio, da ritenersi come un risultato di prestigio anche se non sono mancati i detrattori. Sui social sono piovute un'infinità di critiche all'indirizzo del tennista altoatesino che, secondo gli 'haters', avrebbe sfruttato a proprio favore un tabellone più semplice per poi arrendersi di fronte al grande campione serbo.

Wimbledon, valanga di critiche contro Jannick Sinner per la semifinale persa contro Djokovic

La partita giocata da Sinner contro Djokovic, occorre riconoscerlo, non ha offerto speranze di successo anche se il tennista azzurro ha avuto qualche occasione che non è riuscito a sfruttare. I detrattori di Sinner, però, continuano ad insistere sull'incapacità dell'altoatesino di giocare agli stessi livelli di Nole Djokovic o del coetaneo Carlos Alcaraz. Proprio il trionfatore di Wimbledon viene costantemente paragonato a Jannick Sinner: lo spagnolo è esploso prima dell'azzurro, dopo aver conquistato il suo primo Slam lo scorso anno agli US Open contro Casper Ruud, ha fatto il bis sull'erba inglese, proprio la superficie dove sin qui aveva mostrato qualche disagio.

E allora i detrattori di Sinner si chiedono: Alcaraz ha due anni meno di lui ed è già numero 1 al mondo, con due Slam vinti. Sinner, invece, 'zeru titoli', per dirla alla José Mourinho, visto che sinora non è riuscito a conquistare nemmeno un Masters 1000. Tuttavia, ci si dimentica che nel Tennis si può diventare campioni a vent'anni, ma anche qualche anno più tardi.

Evidentemente le aspettative su Sinner sono state eccessive e troppo premature. Basti pensare che un certo Roger Federer trionfò per la prima volta a Wimbledon nel 2003, un mese prima di compiere 22 anni. In pratica la stessa età di Jannik Sinner.

A prescindere dall'ATP ranking (ci sarebbe da discutere sulla sua affidabilità), Jannik Sinner, considerando i risultati delle ultime 52 settimane, occupa il quarto posto nella classifica dell'indice che tiene in considerazione le vittorie e le sconfitte (37-11, ovvero 0,771).

Numeri che testimoniano quanto il tennista altoatesino non sia affatto lontano dal vertice del tennis mondiale.

Volandri: 'Alcaraz ha fatto un passo avanti, Sinner sta crescendo'

Anche l'attuale capitano di Coppa Davis, Filippo Volandri, non ha esitato a difendere l'ottimo torneo disputato da Sinner: arrivare per la prima volta in semifinale in un torneo del grande Slam rappresenta un grande segnale di crescita. Tuttavia, occorre riconoscere che Carlos Alcaraz è un gradino al di sopra, se si considera che il fenomeno murciano è riuscito ad interrompere la striscia consecutiva di Djokovic (34 partite vittoriose) nel torneo londinese. 'Per cercare di essere a livello dello spagnolo - ha spiegato Volandri - Sinner deve continuare a crescere fisicamente e giocare partite di alto livello come la semifinale contro Djokovic.

Serve come esperienza per abituarsi a gestire i momenti importanti di un match'. Niente confronti, please, tra Alcaraz e Sinner: i risultati, quelli di prestigio, arriveranno anche per la 'Volpe rossa'.