La gara di Mtb Cross Country dei Mondiali di Ciclismo di Glasgow ha regalato spettacolo e anche molte polemiche. La corsa ha visto alcune facce illustri presentarsi al via in mezzo agli specialisti della mountain bike. Mathieu Van der Poel, reduce dall'oro della gara in linea su strada, Tom Pidcock e Peter Sagan hanno deciso di partecipare, con ambizioni un po' variegate, a questa gara iridata di Mtb. La prova prevede che la griglia di partenza sia stilata in base al ranking che tiene conto dei risultati raccolti dai corridori nel corso della stagione.
Chi ha messo insieme più punti nelle varie gare di Mtb parte nelle posizioni di testa e ha un vantaggio fondamentale rispetto a chi inizia a centro gruppo o dal fondo.
Non avendo partecipato alla stagione della mountain bike, VDP e Sagan sarebbero dovuti partire nelle posizioni di coda, mentre Pidcock oltre la metà del gruppo. Con una decisione l'Uci ha modificato il regolamento a pochi giorni dalla gara, inserendo una novità che ha permesso a Van der Poel e Pidcock di avanzare in quinta fila. Lo stesso trattamento è stato riservato anche a Peter Sagan, senza che lo slovacco avesse i requisiti per ottenerlo. "Non l'ho chiesto io, ho fatto quello che mi è stato chiesto di fare", ha dichiarato lo slovacco replicando alle polemiche che si sono innescate.
Sagan: 'Hanno annunciato il mio nome e mi sono fatto avanti'
Le modifiche regolamentari decise all'ultimo momento dall'Uci prevedono che i corridori che sono nei primi dieci posti del ranking di un'altra disciplina del ciclismo, per esempio il ciclocross, o nei primi venti della classifica della strada, sono autorizzati ad avanzare in quinta fila nelle gare di mountain bike.
Van der Poel e Pidcock hanno così beneficiato di questa discussa norma, che però non è stata stranamente applicata nella gara femminile, in cui Kata Blanka Vas è partita ugualmente nelle retrovie.
Peter Sagan non è più da tempo nella top venti del ciclismo su strada e neanche nella top dieci di altre specialità. Nonostante tutto il campione slovacco è stato avanzato anche lui in quinta fila e nessuno ha saputo spiegare il motivo di questo trattamento di favore.
La corsa non è poi andata bene per Sagan, che ha concluso oltre la sessantesima posizione e ha rischiato di essere doppiato. Al termine della gara al campione slovacco è stato chiesto il motivo del suo avanzamento nella griglia di partenza e neanche lui ha saputo dare una risposta.
"Non lo sapevo fino a stamattina. Improvvisamente ho sentito che ero in quinta fila, hanno annunciato il mio nome e mi sono fatto avanti", ha raccontato Peter Sagan. "Non ho fatto nulla per poter partire più avanti e non ha cambiato le cose. È andata male, sono finito indietro. È sempre meglio partire davanti, ma sia chiaro: non è stata una mia decisione e non ho chiesto niente. Ho fatto quello che mi è stato chiesto di fare", ha commentato Sagan, che poi ha reso onore al vincitore Tom Pidcock: "È stato il migliore".
Pidcock: 'Le regole si fanno prima dell'inizio della stagione'
Al di là dei motivi dell'avanzamento in griglia di Sagan, anche il cambio di regole a pochi giorni dal Mondiale ha destato delle grandi polemiche. Gli specialisti della Mtb si sono sentiti presi in giro per questo plateale favore alle superstar del ciclismo su strada. Il più esplicito di tutti è stato il francese Koretzky, che ha tagliato il traguardo facendo un gestaccio all'indirizzo dell'Uci.
Lo stesso Pidcock, che ha vinto la gara e beneficiato della regola, si è schierato contro la scelta dell'Uci. "Anche se ha finito per avvantaggiarmi, permettendomi di partire una fila più avanti, non sono del tutto d'accordo con queste regole.
Non è stata fatta per me e noi non abbiamo chiesto nulla. Ho sacrificato la preparazione al Tour de France per fare più gare di mountain bike e mettere da parte dei punti in vista dei Mondiali. Se deve esserci una regola come questa deve essere decisa prima dell'inizio della stagione. Condivido la posizione dei rappresentanti dei corridori", ha commentato Tom Pidcock.