L'addio di Primož Roglič alla Jumbo Visma [VIDEO]e l'approdo alla Bora hansgrohe è stato il grande colpo nel mercato del Ciclismo professionistico. Il campione sloveno aveva vissuto tutta la sua carriera a livello World Tour nella squadra olandese, arrivando da sconosciuto ex saltatore con gli sci fino a diventare uno dei big del grande ciclismo. L'esplosione di Jonas Vingegaard ha però messo Roglič in un ruolo un più secondario, come apparso chiaramente in quest'ultima stagione in cui ha dovuto rinunciare al Tour e sottostare agli ordini di squadra alla Vuelta, vinta da Sepp Kuss.

Il campione americano ha parlato della partenza di Roglič, ''Un bene che sia andato in un altro team'', e si è detto pronto a ricoprire un ruolo da co-leader al prossimo Tour de France.

Sepp Kuss: 'Roglic ha i meriti maggiori nella crescita della squadra'

Parlando a Global Cycling Network, Sepp Kuss ha ricordato i meriti di Roglič nella crescita esponenziale che ha portato la Jumbo Visma a diventare il punto di riferimento del ciclismo mondiale. Il campione sloveno era arrivato nel team olandese nel 2016, quando il Team manager Richard Plugge stava faticosamente cercando di risalire la china dopo la traumatica fine dell'avventura sotto le insegne Rabobank.

"Primož ha portato la nostra squadra al livello successivo.

Grazie a lui la squadra è dove è oggi. Ha incoraggiato tutti i membri del team a dare il meglio di sé e ci ha fatto capire che semplicemente fare del proprio meglio non era sufficiente” ha commentato Sepp Kuss, aggiungendo di aver imparato molte cose dal compagno di squadra.

"Ho visto come è cresciuto come corridore. Se il tuo leader commette un errore e lo vedi correggere quell’errore in una corsa successiva, allora imparerai da quello” ha raccontato il vincitore della Vuelta Espana.

Nonostante il riconoscimento al suo valore e al suo ruolo nell'evoluzione di tutto il team, Sepp Kuss ha apprezzato la scelta di Roglič di andare in un'altra squadra. ''È stato molto prezioso vedere come è cresciuto durante tutto questo tempo alla Jumbo-Visma. Tra tutti i corridori, ha i meriti maggiori nei progressi compiuti della squadra.

Ma penso che sia un bene per tutti che sia andato in un'altra squadra. Lì potrà avere il sostegno che merita, avrà tutta una squadra alle spalle'' ha dichiarato Sepp Kuss.

'Alla Vuelta non ho sentito la pressione'

Il corridore americano ha detto anche di aver trovato la fiducia necessaria per compiere un passo in più nella sua carriera. Kuss era sempre voluto rimanere in una posizione secondaria, da gregario di lusso, pur avendo le qualità per diventare un corridore vincente. Con la vittoria alla Vuelta Espana e lo spazio creato dall'addio di Roglic, Kuss si è detto pronto a prendersi quelle responsabilità da leader che in passato non aveva voluto assumersi.

"Ora so che sono fisicamente e mentalmente in grado di sopportare quella pressione per tre settimane.

Ma la Vuelta ovviamente è stata una situazione unica perché non ho mai dovuto competere con i miei rivali. Non sentivo davvero la pressione di un leader" ha dichiarato Kuss, che alla domanda sul suo possibile ruolo da co-leader con Vingegaard al prossimo Tour de France ha risposto mostrando una nuova fiducia e consapevolezza. "Al Tour da co-leader? Perché no? Anziché staccarmi di proposito in alcune giornate, questo è un ruolo che può mantenere mentalmente più acceso”, ha commentato Sepp Kuss.