In un'intervista rilasciata al giornale olandese Wielerrevue, il Ds della Jumbo Visma Grischa Niermann ha tracciato un ritratto inedito e divertente del suo campione Jonas Vingegaard. Il due volte vincitore del Tour de France è una delle grandi stelle del ciclismo mondiale, ma è un "antipersonaggio" e di lui non si sa molto al di fuori delle corse. Niermann ha raccontato che il danese è un ragazzo distratto e un po' strano rispetto a molti colleghi, a cui piace essere sé stesso e conservare i suoi modi di fare genuini. "Sia in primavera che prima del Tour de France si allenava con i peli lunghi un centimetro sulle gambe.

Da ex professionista ovviamente penso che non sia possibile", ha raccontato Niermann.

'Vingegaard corre anche con i calzini grigi'

Il tecnico della Jumbo Visma ha spiegato che Jonas Vingegaard vive come se non gli importasse nulla dell'apparenza e dell'etichetta, anche nei momenti in cui è al centro dell'attenzione del mondo intero. Il corridore danese è sempre apparso come un anti divo, schivo e silenzioso, un campione poco appariscente e un po' impacciato giù dalla bicicletta e davanti alle telecamere.

Niermann ha raccontato alcuni aneddoti curiosi per far capire che l'atteggiamento di Vingegaard non è dettato dalla freddezza o dall'arroganza, come qualcuno ha immaginato, ma dal suo animo del tutto genuino e senza maschere.

"A Jonas non importa se corre in maglia gialla e per tre settimane ha tutte le attenzioni concentrate su di lui. Non gli interessa se dopo tre settimane i suoi calzini sono diventati grigi e non sono più di un bel bianco brillante. Questo non è un problema per lui. Oppure arriva al Tour de France con solo le sue scarpe Birkenstock, oltre alle scarpe da corsa, ovviamente", ha raccontato il tecnico tedesco.

'È molto rilassato e un po' distratto'

Particolarmente curioso è l'aneddoto che Niermann ha rivelato a proposito della scarsa attenzione che il campione danese ha della rasatura delle gambe. Nel Ciclismo professionistico è abituale radersi le gambe, sia per scongiurare il rischio di infezioni per le frequenti cadute in cui sono coinvolti i corridori, sia per facilitare i massaggi del dopocorsa.

Niermann, invece, ha spiegato che Jonas Vingegaard non ha nessuna attenzione per questa pratica abituale e scontata. "Lui è molto rilassato e un po' distratto. Se mai si dimenticasse la maglietta non se ne preoccuperebbe. Devo insistere sempre affinché si depili le gambe per tempo. In primavera e durante la preparazione del Tour de France si allena con i peli lunghi un centimetro. Come ex professionista, ovviamente penso che sia una cosa impossibile. Ci ridiamo insieme e gli dico che deve tagliarli prima di correre. Semplicemente non gli importa niente dell'etichetta", ha dichiarato Grischa Niermann.