Tra i tanti campioni che sabato 3 agosto si contenderanno la medaglia d'oro della gara in linea delle Olimpiadi di Parigi 2024 mancherà la stella più luminosa del Ciclismo mondiale. Dopo aver inizialmente inserito la corsa olimpica nel suo programma stagionale, Tadej Pogacar ha infatti annunciato di aver cambiato idea e di rinunciare. Ufficialmente questa decisione è stata presa per riposare dopo la vittoria del Tour de France e per prepararsi ai Mondiali di Zurigo, ma in realtà il no sarebbe legato alla mancata convocazione della compagna Urska Zigart, anch'essa ciclista slovena.

Il Ct della nazionale slovena, Gorazd Penko, ha fatto chiarezza su quanto accaduto ed ha spiegato di non aver chiamato Zigart in nazionale in base a criteri obiettivi e valutazioni tecniche ben ponderate.

Penko: 'Ho subito un linciaggio'

In un'intervista a Relevo, Gorazd Penko ha voluto rispondere al polverone che si è alzato sul caso della rinuncia di Tadej Pogacar alle Olimpiadi di Parigi. Il tecnico sloveno, che è Ct sia del settore maschile che di quello femminile, ha raccontato di aver subito pressioni e un vero processo mediatico dopo la mancata convocazione di Urska Zigart, la ciclista che è conosciuta soprattutto per essere la compagna di Tadej Pogacar.

"Ho subito un linciaggio pubblico, ma fortunatamente ci sono abituato, è già successo altre due o tre volte da quando sono in carica.

Non è una cosa che mi sorprende. La gente legge la stampa e prende sempre il peggio, anzi, quello che gli interessa", ha dichiarato Penko.

La polemica si è innescata per un conflitto di interessi di Penko. Oltre ad essere Ct della nazionale slovena, il tecnico 61enne è anche DS di una squadra di club di ciclismo femminile in cui corre Urska Pintar.

Il Ct ha deciso di convocare Pintar per le Olimpiadi di Parigi, escludendo Zigart. Il fatto che Zigart sia la compagna di Pogacar ha ingigantito a dismisura questo caso, dandogli una portata globale dopo che il numero uno del ciclismo ha deciso di rinunciare alla convocazione per le Olimpiadi. L'agenzia che cura gli interessi di Pogacar e Zigart, A&J Sport, ha pubblicato un comunicato in cui ha accusato il tecnico di fare delle scelte poco professionali, chiamando in causa il suo conflitto di interessi tra l'incarico di CT della nazionale e Ds di una squadra di club.

'Pogacar è il migliore della storia del ciclismo'

"Siamo onesti, se non fosse per Pogacar nessuno avrebbe parlato di questa cosa", ha commentato Penko, spiegando che dietro alle sue scelte c'è solo una motivazione tecnica. "Se sul percorso di Parigi ci fossero state delle salite di quattro o cinque chilometri allora avrei scelto Zigart, senza dubbio, è una delle migliori scalatrici del mondo. Ma per una corsa di un giorno con questo dislivello, Pintar è certamente un'atleta migliore di Zigart e ha molte più possibilità di ottenere un buon risultato" ha spiegato Penko, aggiungendo che Zigart ha anche delle difficoltà a muoversi nel gruppo e che questo rappresenta un handicap notevole in una corsa come tecnica quella olimpica.

Penko sa che questa polemica potrebbe costargli il posto da CT. "In questa vita tutto è possibile, ma questo non mi toglie il sonno perché ho preso le mie decisioni in maniera obiettiva ed imparziale", ha risposto il tecnico sloveno che, nonostante le critiche del clan di Pogacar, conserva una profonda stima nei confronti del campione. "Ho solo ammirazione per lui, è cresciuto con noi a Lubiana ed è il miglior corridore del mondo. Anzi, vi dico di più, per me è il miglior della storia del ciclismo. Ma so che non cambierò la sua opinione", ha commentato Penko.