Nel mondo del Ciclismo il tema del doping e dell’alterazione non consentita delle prestazioni sportive resta sempre centrale nel dibattito. Se in precedenza gli sforzi delle autorità competenti si concentravano esclusivamente sulle sostanze dopanti utilizzate dai corridori, negli ultimi anni l’attenzione è sempre più sul cosiddetto doping tecnologico, ovvero quei sistemi che possono alterare il funzionamento della bici per migliorare la performance del corridore.
In questo ambito si sta aprendo una nuova pagina sul tema del "wireless doping”, ovvero un sistema per modificare da remoto o disattivare a distanza alcuni componenti delle bici, il tutto finalizzato a danneggiare i rivali o modificare gli assetti.
Il punto di partenza è la ricerca effettuata da un team di ricercatori statunitensi riguardo la possibilità di hackerare il cambio elettronico Shimano Di2, il sistema più utilizzato nel ciclismo professionistico.
La falla nella sicurezza del cambio elettronico Shimano Di2 e i rischi per il ciclismo
Nella ricerca intitolata “MakeShift: Security Analysis of Shimano Di2 Wireless Gear Shifting in Bicycles” un gruppo di esperti di cyber security ha svelato una falla di sicurezza nel cambio elettronico Shimano Di2 che lo rende vulnerabile ad hack e jamming. Questo significa che il cambio della bici può essere controllato e modificato a distanza oppure completamente disabilitato, attraverso un sistema radio fino a 10 metri.
Per effettuare i test i ricercatori hanno utilizzato un apparecchio radio collegato ad un pc, che può essere facilmente nascosto a bordo strada o su un veicolo al seguito. La procedura viene definita non troppo complessa e anche il costo dell’hardware è limitato, sotto i duecento euro. I ricercatori definiscono questo sistema come “un differente tipo di doping” in quanto esiste la possibilità di alterare a distanza il normale funzionamento delle bici, senza lasciare tracce, e manomettere il cambio degli avversari, rendendolo fuori tempo o bloccandolo del tutto e costringendo quindi al cambio bici.
Il team di ricerca ha subito informato Shimano, che ha prontamente lavorato per trovare una soluzione e ha rilasciato un aggiornamento firmware del cambio elettronico per coprire la falla e migliorare la sicurezza. L’azienda ha confermato che tale soluzione è stata adottata su tutte le bici professionistiche in gara alla Vuelta e che sarà disponibile anche per tutti i consumatori entro fine agosto.
Al di là di questo singolo modello, la ricerca ha lasciato però interrogativi importanti sulla sicurezza dei dispositivi elettronici nelle bici dei corridori e sul rischio del ‘wireless doping’ per il futuro del ciclismo.
Il sistema di controllo antidoping del Tour de France
Al Tour de France 2024 è stato usato per la prima volta un nuovo sistema di controllo antidoping, promosso dall’UCI insieme agli organizzatori. Questo sistema si è basato su un approccio di intelligence finalizzato a monitorare e analizzare le perfomance degli atleti prima e durante la corsa, il tutto per valutare possibili anomalie rispetto ai paramatri standard ed effettuare controlli mirati.
Sono stati inoltre impiegati nuovi strumenti anti frode tecnologiche, con tablet per analizzare ogni bici presente e particolari cabine a raggi X per scannerizzare i telai.