Nel corso della puntata 324 del GCN Italia Show Marco Pinotti, ex ciclista professionista e attuale direttore sportivo della squadra australiana Team Jayco AlUla, ha svelato i segreti della pianificazione della stagione per un corridore di alto livello. "Si parte dall'analisi della stagione precedente: cosa ha funzionato e cosa no, quali sono le motivazioni e gli obiettivi dell'atleta", ha spiegato Pinotti.

Un esempio concreto è quello di Ben O'Connor, uno dei leader della squadra australiana. "Aspettiamo l'uscita dei percorsi di Giro e Tour in autunno per decidere le gare principali.

Quest'anno abbiamo scelto il Tour de France rispetto al Giro per motivazioni personali e di squadra", ha raccontato. Un aspetto fondamentale è l'uso dei dati per ottimizzare la preparazione: "Utilizziamo TrainingPeaks e altre piattaforme per analizzare gli allenamenti passati e pianificare quelli futuri. Ma i dati da soli non bastano, bisogna sempre tenere conto delle sensazioni del corridore".

Pinotti ha evidenziato come le decisioni non vengano prese unicamente dal team: "Quando un corridore non è convinto di un programma, difficilmente riesce a performare al massimo. Se invece lui insiste su un percorso e la squadra lo asseconda, la responsabilità del risultato ricade maggiormente su di lui".

Pinotti: 'Il ciclismo rimane uno sport imprevedibile'

Nonostante l'importanza crescente della scienza dell'allenamento, il Ciclismo rimane uno sport imprevedibile: "Se fosse solo matematica sarei contento, perché la cronometro è la prova più calcolabile. Ma la realtà è diversa: anche ripetendo lo stesso allenamento, i risultati possono variare.

Ci sono fattori impossibili da controllare, come il meteo e le cadute", ha sottolineato.

A tal proposito Pinotti ha commentato la discussione attuale attorno a Tadej Pogacar e la sua volontà di correre la Parigi-Roubaix: "La squadra vorrebbe evitarlo per ridurre il rischio di cadute in vista del Tour, ma Pogacar vuole cimentarsi in tutte le grandi corse.

Dopo la caduta alla Strade Bianche, qualcuno potrebbe dirgli 'hai visto? Meglio non rischiare'".

Infine un cenno ai cambiamenti nel calendario e nella gestione degli sforzi: "Oggi i big corrono meno rispetto al passato, perché ogni gara è più intensa. Recuperare diventa fondamentale per mantenere il massimo livello di prestazione". E per quanto la tecnologia aiuti, il ciclismo conserva il suo fascino imprevedibile: "Ogni corsa è una storia a sé. Non è ancora diventato solo matematica, e per fortuna".

Marco Pinotti, lo specialista delle crono ora preparatore altletico

Marco Pinotti è un ex ciclista professionista italiano, specialista nelle prove a cronometro, con una carriera che lo ha visto vincere sei titoli nazionali nella disciplina e conquistare tappe al Giro d'Italia.

Nato nel 1976 a Osio Sotto, in provincia di Bergamo, Pinotti ha corso per alcune delle più importanti squadre del panorama ciclistico internazionale, tra cui Lampre, Saunier Duval e HTC-Highroad. Oltre alle vittorie nelle cronometro, si è distinto come uno degli atleti più metodici e attenti ai dettagli della sua generazione. Dopo il ritiro dalle corse nel 2013, ha intrapreso la carriera di direttore sportivo e preparatore, diventando un punto di riferimento per la gestione e lo sviluppo degli atleti di alto livello.