Anche senza grandi montagne, il Giro d'Italia ha regalato un'altra giornata intensa ed emozionante nella sua tredicesima tappa, la Rovigo–Vicenza. Nell'arrivo sulla breve rampa di Monte Berico, sono stati due campioni come Mads Pedersen e Wout van Aert a contendersi la vittoria in un vibrante testa a testa. Dopo una corsa tirata e dura, il danese ha lanciato il suo sprint negli ultimi duecento metri, con il belga a ruota. Pedersen ha prodotto uno sforzo straordinario, respingendo sul nascere il tentativo di rimonta di van Aert in una lunga volata.
Il campione della Lidl–Trek ha così firmato la sua quarta vittoria personale in questo Giro d'Italia, che sta assumendo dimensioni trionfali. Subito dietro, Isaac Del Toro non è riuscito a rispondere a Pedersen e van Aert, ma ha anticipato tutti gli altri agguantando anche un abbuono per allungare ancora in classifica generale.
Déjà vainqueur devant Wout van Aert le premier jour, Mads Pedersen a dominé à nouveau le Belge, sur cette 13e étape du #GirodItalia. Le duel a été plus marqué cette fois, avec le Danois qui a lancé aux 200 mètres, résistant ensuite à WVA.pic.twitter.com/i2Fy2cB8UK
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) May 23, 2025
Giro, Del Toro lascia passare Ayuso per gli abbuoni
Per la tredicesima tappa, il Giro d'Italia ha proposto un percorso di 180 chilometri da Rovigo a Vicenza, con l'arrivo sulla breve rampa di Monte Berico e altri saliscendi, soprattutto nella seconda metà della corsa.
Nelle fasi iniziali sono partiti in fuga nove corridori: Dries De Bondt, Luca Mozzato, Filippo Magli, Lorenzo Milesi, Fran Miholjević, Sven Erik Bystrøm, Lorenzo Germani, Chris Hamilton e Mattia Bais.
Il gruppo non ha però lasciato spazio, grazie al lavoro congiunto di Lidl Trek, Visma e Q36.5. La corsa si è accesa sulla salita di San Giovanni in Monte grazie alla Ineos. I compagni di Bernal hanno forzato l'andatura frazionando il gruppo e trovando ancora una volta Juan Ayuso un po' indietro. Nessuno ha però dato man forte agli Ineos e la situazione si è così calmata, permettendo di riformare un gruppo di una cinquantina di unità con anche Pedersen e van Aert che sono rientrati.
Davanti il solo Germani è sopravvissuto tra i fuggitivi.
In vista del Gpm è partito dal gruppo Scaroni e in testa si è così formata una coppia tutta italiana. La UAE ha però chiuso in vista del traguardo volante piazzato sulla salita di Arcugnano, dove Scaroni è passato per primo, ma con il gruppo ormai in scia. Del Toro è scattato, ma ha poi lasciato spazio ad Ayuso, che ha così preso i quattro secondi di abbuono dando l'immagine di una UAE unita e senza rivalità interne.
Quarta vittoria per Pedersen
Vacek e Bardet hanno poi tentato un attacco per anticipare i favoriti, ma Visma e Alpecin hanno annullato anche questa azione. Tutto si è così deciso nell'ultimo chilometro di salita di Monte Berico. Mads Pedersen ha lanciato il suo sprint da lontano, a duecento metri dal traguardo, con van Aert e Del Toro che hanno risposto.
La maglia rosa non ha però avuto la potenza necessaria per contrastare due campioni da classiche, che hanno scavato un solco sul resto del gruppo. Van Aert ha provato a rimontare, ma l'infinita volata di Pedersen non gli ha concesso nessuna chance. Il danese ha così vinto la sua quarta tappa, consolidando definitivamente la maglia ciclamino. Van Aert ha chiuso secondo, mentre Del Toro ha guadagnato quattro secondi di abbuono e altri tre di distacco sul resto del gruppo.
Il messicano ha così allungato in classifica generale. Del Toro è in maglia rosa con 38'' su Ayuso, 1'18'' su Tiberi, 1'20'' su Simon Yates e 1'35'' su Roglič.