Vince sempre Mads Pedersen al Giro d'Italia 2025. Il campione della Lidl Trek, fresco di rinnovo a vita con la sua squadra, ha firmato il terzo successo personale nelle cinque tappe fin qui disputate. Quella odierna a Matera è stata certamente la vittoria più sofferta e difficile della tripletta di Pedersen. In un finale impegnativo, caratterizzato dalla salita verso Matera, la maglia rosa ha rischiato di staccarsi, ma è risalita in tempo per prendere la scia di Vacek, esemplare nel suo lavoro di gregariato. Pedersen ha sprintato davanti a tutti, ma dopo il grande sforzo profuso si è visto rimontare da Tom Pidcock e soprattutto da un sorprendente Edoardo Zambanini, che ha sfiorato il clamoroso sorpasso.

Il campione della Lidl Trek ha però difeso qualche centimetro di vantaggio, completando così il tris di successi.

Giro d'Italia, fuga a tre verso Matera

Dopo la tappa per velocisti di ieri, il Giro d'Italia ha proposto oggi un percorso più mosso e articolato per la Ceglie Messapica - Matera.

Nelle fasi iniziali sono partiti in fuga Giosuè Epis, Lorenzo Milesi e Davide Bais. La Lidl Trek di Mads Pedersen ha preso la testa del gruppo, con il doppio obiettivo di difendere la maglia rosa e puntare ad un nuovo successo di tappa. Dopo una lunga parte centrale tranquilla, la corsa si è accesa sulla breve ma ripida salita di Montescaglioso, ad una trentina di km dall'arrivo, dove la UAE ha dato una sferzata provocando una prima selezione.

Tra la parte finale della salita e la successiva discesa, il gruppo si è ulteriormente spezzato e anche Tiberi e van Aert, tra gli altri, sono stati costretti a inseguire per rientrare. I fuggitivi sono stati raggiunti a 13 km dall'arrivo e la UAE ha continuato ad imporre il suo ritmo vertiginoso con Vine, anche se Ayuso ha perso il contatto con i suoi gregari.

Pedersen: 'Finale terribilmente duro'

Nel finale, segnato da altri saliscendi e dalla salita verso il traguardo di Matera, la Lidl Trek ha provato a riprendere in mano la situazione per pilotare Mads Pedersen, ma uno strappo duro ai tre chilometri dall'arrivo ha rimescolato le carte. Primoz Roglic si è portato davanti per la prima mossa offensiva di questo suo Giro.

Lo sloveno ha dato una bella accelerata, sfilacciando il gruppo e facendo scivolare indietro la maglia rosa. Vacek ha poi calmierato la situazione andando a riprendere un tentativo di Damiano Caruso e imponendo un ritmo regolare che ha permesso al suo capitano di riportarsi davanti. Pedersen si è così ripresentato nella posizione ideale per sprintare, ma lo sforzo ha pesato sulla sua volata. Il campione danese ha porto il fianco al tentativo di rimonta di Pidcock e di Zambanini, che infilandosi in un varco alle transenne ha sfiorato il clamoroso sorpasso.

Pedersen ha così vinto di misura su Zambaini e Pidcock, con Aular, Fiorelli e Storer a seguire.

In classifica generale, Pedersen è ancora in rosa con 17'' su Roglic e 24'' su Vacek.

"Gli ultimi venti chilometri sono stati terribilmente duri", ha dichiarato la maglia rosa nella rituale intervista del dopo tappa. "Ho sofferto molto su quell'ultima salita. Non ero sicuro della mia vittoria al traguardo. Sapevo che se anche fossi rimasto un po' più indietro su quell'ultima salita, avrei avuto ancora una possibilità di vincere. Ho dovuto usare molta energia per tornare sulla ruota di Vacek. Poi mi è rimasto abbastanza carburante per lo sprint" ha aggiunto Pedersen.