La terza giornata del Tour de France 2025 è passata come la più tranquilla delle tappe di trasferimento, ma con momenti di intensa battaglia che hanno portato a delle brutali cadute. La corsa è stata molto lineare, senza tentativi di fuga, se non per un breve assolo di Tim Wellens che si è preso la maglia a pois. Il primo brivido è arrivato allo sprint intermedio, quando Jasper Philipsen è finito rovinosamente a terra ed è stato costretto al ritiro. Nel finale, altre due cadute hanno anticipato la volata, coinvolgendo tra gli altri anche Jordi Meeus e Remco Evenepoel.
Lo sprint si è poi risolto in un appassionante testa a testa tra Jonathan Milan e Tim Merlier, che ha avuto la meglio per pochi centimetri.
Very hard crash and Tour de France over for the green jersey man Jasper Philipsen… dream that turned into a nightmare 😔 #TDF2025 pic.twitter.com/323aIDvIcw
— Lukáš Ronald Lukács (@lucasaganronald) July 7, 2025Philipsen, addio al Tour in maglia verde
Per questa terza tappa, il Tour de France ha proposto un percorso favorevole ai velocisti, con solo un Gpm di quarta categoria. A rendere più insidiosa la giornata è però arrivata la pioggia, che ha bagnato la corsa nei chilometri iniziali per poi lasciare il posto ad un sole sempre più convinto. Il forte vento, spesso contrario, è invece rimasto a far compagnia ai corridori per tutta la tappa, e ha sconsigliato ogni tentativo di fuga.
Il gruppo è così andato via compatto, a velocità controllata e senza agonismo. La corsa ha vissuto un sussulto allo sprint intermedio, quando Rex e Coquard si sono toccati e hanno innescato la caduta di Jasper Philipsen. Ferito alla schiena e dolorante alla spalla, il belga è stato costretto al ritiro.
Tim Wellens è poi uscito dal gruppo per prendere il punto in palio sul Gpm di quarta categoria, togliendo così a Pogacar l'incombenza di dover indossare la maglia a pois.
Nel finale, la lotta per la preparazione dello sprint è stata rovente e ha causato una prima caduta a circa tre chilometir dalò traguardo. Meeus è finito a terra per primo e tra i coinvolti c'è stato anche Remco Evenepoel, che però è ripartito senza apparenti problemi.
La Lidl Trek ha preso in mano il gruppo per pilotare Jonathan Milan, ma Consonni ha perso il contatto con i compagni, facendo mancare un vagone prezioso al treno. Milan si è allora riparato dietro ai PicNic e al loro sprinter Andresen, per poi uscire nel finale e inscenare un incandescente testa a testa con Tim Merlier. Nonostante la traiettoria esterna, meno favorevole, il belga ha avuto la meglio e ha vinto per pochi centimetri, con Milan secondo e Bauhaus terzo. Mathieu Van der Poel ha mantenuto la maglia gialla e tutti i distacchi causati dalle cadute sono stati neutralizzati, essendo avvenuti nel finale di corsa.
Rickaert: 'Coquard ha investito Philipsen'
Nel dopo corsa, Jonas Rickaert ha parlato della caduta e del ritiro del capitano Jasper Philipsen.
Il 31enne belga ha accusato direttamente Bryan Coquard per l'incidente, come era parso evidente già subito dopo il traguardo volante, quando aveva rimproverato il corridore francese in modo plateale.
"A me è sembrato che abbia investito Jasper. Forse perché gli è uscito il pedale?", ha commentato Rickaert, spiegando poi la sua reazione a caldo. "All'inizio ero arrabbiato con lui, volevo fargli capire il mio punto di vista. Ha detto che non poteva farci niente, ma non è la prima volta che si prende troppi rischi in uno sprint intermedio. Nella classifica a punti può arrivare al massimo al sesto posto. Che lui sprinti all'arrivo, va bene. Allora è per la vittoria. Ma rischiare la vita per 10 punti, è una follia indescrivibile", ha commentato il corridore della Alpecin.