Il ciclismo sloveno sta vivendo un'epoca stellare grazie a Primož Roglič e Tadej Pogačar. Se Roglič sembra ormai avviato verso la fase finale della carriera, Pogačar, invece, è nel pieno del suo splendore e continua a dominare sia le corse a tappe che le classiche. La Slovenia ha, però, già pronto quello che potrebbe essere il suo erede. Il Giro d'Italia Next Gen ha portato alla ribalta un 19enne di Nove Mesto, che sembra destinato, secondo molti, a diventare un campione del prossimo futuro. Si chiama Jakob Omrzel, corre nel vivaio del Team Bahrain e al Giro ha portato a casa la maglia rosa nonostante sia un corridore al primo anno nella categoria Under 23.

Parlando a Wieler Revue, Omrzel non si è sottratto all'inevitabile e pesante accostamento con Pogačar. "Ci sono somiglianze tra la mia storia e la sua, anche se uno come lui nasce una volta ogni cinquanta anni", ha dichiarato il giovane corridore sloveno.

'Non sono sorpreso di aver vinto il Giro'

Al Giro d'Italia Next Gen, Omrzel ha ribaltato la corsa nell'ultima tappa, grazie a un attacco portato insieme a Jørgen Nordhagen, altra stellina nascente del ciclismo. Lo sloveno era uno dei corridori più giovani del gruppo, ma ha mostrato la sicurezza di un veterano, una qualità che emerge anche ora, quando ripensa alla corsa di quasi due mesi fa. "Ho vinto il Giro d'Italia Under 23 da corridore al primo anno, ma non direi che sono rimasto sorpreso", ha dichiarato Omrzel a Wieler Revue.

"So quanto ho lavorato duramente per arrivare a questa vittoria", ha continuato il 19enne sloveno.

Omrzel ha raccontato di aver iniziato a praticare il ciclismo per seguire il fratello più grande, proprio come ha fatto Tadej Pogačar. "Ho iniziato a pedalare grazie a mio fratello Aljaž. Volevo fare quello che faceva mio fratello maggiore. Sì, proprio come Pogačar", ha dichiarato Omrzel, che non si è sottratto al gioco del confronto con il suo connazionale. "Ci sono somiglianze con la sua storia, anche se lui è un corridore che si presenta una volta ogni cinquanta anni", ha raccontato Omrzel, ricordando di essere arrivato quarto al Giro di Slovenia a 19 anni proprio come fece Pogačar nel 2018.

'Posso raggiungere grandi traguardi'

Nonostante il pesante paragone con Pogačar e le aspettative che si sono create dopo la vittoria al Giro Next Gen, Jakob Omrzel ha ancora i piedi ben piantati a terra e sa di dover maturare molto per far brillare il suo talento anche nel ciclismo dei grandi. "È difficile prevedere cosa mi riserva il futuro, ma, se rimango concentrato, sono sicuro che potrò raggiungere grandi traguardi", ha dichiarato il giovane sloveno, raccontando di aver avuto un paio di brevi incontri con Pogačar. "Non mi sono mai allenato con Pogačar, ma l'ho incontrato una volta ai Campionati del Mondo di Glasgow e a una cerimonia in Slovenia. Sono stato nominato Talento dell'Anno. È buffo: si è congratulato con me, mentre secondo me avrebbe dovuto essere il contrario", ha raccontato Omrzel.

Il ragazzo sloveno ha spiegato di non aver ancora deciso il suo futuro, se rimanere ancora nella categoria Under 23 o anticipare i tempi e debuttare subito nel ciclismo World Tour con il Team Bahrain. "È il mio primo anno con il team di sviluppo della Bahrain-Victorious. Diventerò professionista l'anno prossimo? Voglio prendermela comoda. Mi sto concentrando sulle prossime gare e, a stagione conclusa, deciderò cosa fare", ha dichiarato il vincitore del Giro Next Gen.