L'Arctic Race of Norway non è certo tra le corse più note e prestigiose del ciclismo professionistico. La corsa ha una storia recente, è nata nel 2013, ed è una delle tante brevi gare a tappe che affollano il calendario del ciclismo di agosto. Si disputa nella parte settentrionale della Norvegia, oltre il circolo polare artico, e per questo regala degli scenari del tutto particolari. In questo contesto si è concretizzata una prestazione speciale di Tom Pidcock. Grazie anche a una situazione particolarmente favorevole per il tracciato e l'andamento della tappa, il campione britannico ha espresso la miglior prestazione in una salita breve degli ultimi trent'anni, volando a quasi otto watt per chilo nell'arrivo della terza tappa a Målselv.
Arctic Race, la vittoria di Pidcock a Målselv
La tappa in cui si è registrata questa prestazione straordinaria è stata la Husøy (Senja) - Målselv, la terza dell'Arctic Race of Norway. Il percorso misurava 182 chilometri, in gran parte pianeggianti, con solo pochi saliscendi. Il finale presentava però una salita di tre chilometri e 450 metri, con una pendenza accentuata, 8,52%.
Sulla salita, Tom Pidcock ha cercato ripetutamente di staccare Corbin Strong, leader della classifica generale, corridore molto veloce e adatto a percorsi misti, ma non certo uno scalatore. Pidcock ha forzato l'andatura nella seconda parte della scalata, imponendo un ritmo forsennato, a cui però Strong non ha ceduto. Tutti gli altri corridori sono rimasti staccati, e la tappa si è così decisa con uno sprint a due.
Strong ha dato l'impressione di poter superare Pidcock, ma si è piantato nelle ultime decine di metri, lasciando la vittoria nelle mani del britannico della Q36.5.
Nonostante la vittoria, nel dopo corsa Pidcock è apparso un po' deluso per non aver staccato Strong, come probabilmente immaginava di poter fare. Nella tappa successiva, l'ultima, la situazione di classifica non è cambiata e così Strong ha conquistato la classifica generale.
Ciclismo, solo Berzin meglio di Pidcock
La prestazione di Pidcock nell'arrivo in salita di Målselv è stata davvero straordinaria se valutata freddamente con i numeri. Il percorso molto facile, l'andatura regolare e controllata, senza scatti e con una media oraria modesta per il ciclismo professionistico, appena 38 e mezzo, ha favorito delle prestazioni stellari sulla breve salita finale.
Tutti i corridori sono arrivati all'inizio della salita molto freschi e hanno prodotto dei wattaggi elevatissimi.
Pidcock ha completato la scalata in 8'16'', esprimendo 7,91 watt per chiloe una VAM di 2134. Si tratta del wattaggio per chilo più alto degli ultimi trent'anni per quanto riguarda le salite di breve chilometraggio. Per trovare dei dati più alti bisogna tornare all'inizio della stagione 1995, in un ciclismo completamente diverso. Nella Bicicletta Basca, breve gara a tappe ora non più in calendario, Evgeni Berzin segnò uno strabiliante wattaggio di 8,50 per chilo. Tra le altre prestazioni su salite brevi degne di essere ricordate c'è certamente quella di Marco Pantani nella tappa di Mende del Tour de France 1995. Il Pirata espresse 7,62 watt per chilo in una tappa che fu vinta da Laurent Jalabert con una fuga da lontano.