La vittoria di Pauline Ferrand-Prévot al Tour de France femminile ha creato grande entusiasmo in Francia, ma anche critiche e interrogativi in tutto il mondo del ciclismo. La campionessa transalpina, tornata alla strada dopo tanti anni dedicati principalmente alla mountain bike, si è presentata al via magra come non mai per poter essere competitiva in salita. Il punto chiave della corsa era la tappa con l'arrivo sul Col de la Madeleine, una scalata di quasi venti chilometri con pendenze al 7-8%. Ferrand-Prévot ha dominato la tappa, infliggendo distacchi abissali alle avversarie più quotate, Kasia Niewiadoma e Demi Vollering, ultime vincitrici del Tour de France.

La francese ha poi posto il sigillo sulla maglia gialla vincendo anche l'ultima tappa di Chatel e chiudendo così con un vero trionfo. Tra avversarie e media non sono però mancate delle critiche per la magrezza estrema della Ferrand-Prévot, ritenuta un modello negativo per le giovani atlete che tendono a imitare le campionesse. La vincitrice del Tour de France ha risposto sui social al dibattito che si è acceso su questo tema delicato, spiegando di essere consapevole di aver fatto delle scelte che non sono del tutto salutari.

Kerbaol: 'Dobbiamo essere dei modelli'

Il tema dell'estrema magrezza di Pauline Ferrand-Prévot ha tenuto banco per tutto il Tour de France ed è esploso dopo la dimostrazione di forza della campionessa transalpina sulla salita del Col de la Madeleine.

"Spero che le ragazze non pensino che si debba avere questo aspetto" ha dichiarato Demi Vollering rispondendo a una domanda di un giornalista. Anche Cedrine Kerbaol si è mostrata preoccupata per il possibile impatto negativo che Ferrand-Prévot può avere sui giovani. "A volte mi chiedo: è ancora salutare? Dobbiamo essere dei modelli di comportamento come cicliste" si è chiesta la 24enne francese.

'Bisogna spingersi oltre i propri limiti'

Con una serie di storie sui social, Pauline Ferrand-Prèvot ha risposto a questo delicato argomento che ha suscitato grande interesse tra le sue colleghe. La campionessa francese ha ammesso di aver fatto delle scelte al limite, ma che lo sport di punta richiede anche questo.

"So che non manterrò questa forma per sempre", ha scritto la vincitrice del Tour. "Era solo per il Tour de France. Il mio compito è dare il massimo. Il ciclismo è uno sport di resistenza e andare in salita richiede un elevato consumo di energia per chilo. Ho fatto questa scelta e ci ho lavorato duramente", ha continuato Ferrand-Prévot.

"Non voglio rimanere in questa situazione, so che non è salutare al 100%", ha scritto Ferrand-Prèvot, spiegando di aver seguito questo progetto con un accurato lavoro di tutto lo staff. "Avevamo un buon piano con il nutrizionista della squadra e tutto era sotto controllo. Non ho fatto nulla di estremo e, dopo nove giorni di gara, avevo ancora un po' di forza. È un argomento difficile, perché bisogna sempre spingersi oltre i propri limiti, ma so anche che non posso rimanere così per sempre", ha aggiunto la campionessa francese.