Il 2014 non è ancora iniziato ma è già piena bagarre sul capitolo tasse; a completamento di un quadro già reso pesante dalla pioggia di scadenze fiscali che attende i contribuenti per il mese di gennaio, va infatti rimarcato il caos che interessa il comparto delle imposte sulla casa da ormai due mesi e mezzo. Il 24 gennaio 2014 scadrà il termine per saldare la Mini-Imu, la coda dell’Imu 2013, ma al di là di questo si attendono con ansia novità sull’Iuc e la Tasi, configurate in maniera erronea e ancora non definitiva dal governo. Facciamo dunque il punto su calcolo Imu 2013-2014, Mini-Imu, Iuc e Tasi.



Calcolo Imu 2013-2014: il 24 gennaio scade la Mini-Imu, ecco i Comuni dove si pagherà

E’ormai tristemente nota ai più, costituisce la coda dell’Imu 2013, non dovrebbe superare i 50 euro procapite e dovrà essere versata dai possessori di prime case nei Comuni che hanno innalzato le aliquote base previste dalla Legge; stiamo parlando della Mini-Imu, la mini-tassa che corrisponde al 40% della differenza tra le aliquote dettate dalla legge e quelle invece deliberate in via autonoma dal Comune di residenza.



A pagarla saranno i cittadini degli oltre 2300 Comuni che hanno sfruttato la possibilità di innalzare l’aliquota di riferimento prevista dalla Legge e pari al 4 per mille (il tetto di incremento massimo era fissato nel 6 per mille). I capoluoghi di provincia che hanno deliberato gli aumenti facendo così scattare l’obbligo del versamento della Mini-Imu per i cittadini sono i seguenti:



  • Agrigento
  • Alessandria
  • Ancona
  • Andria
  • Benevento
  • Brescia
  • Caltanissetta
  • Caserta
  • Catania
  • Catanzaro
  • Cosenza
  • Cremona
  • Crotone
  • Frosinone
  • Messina
  • Milano
  • Napoli
  • Parma
  • Perugia
  • Piacenza
  • Potenza
  • Rieti
  • Rovigo
  • Siena
  • Vibo Valentia

Per pagare la Mini-Imu sarà necessario utilizzare il modello F24 oppure fare uso del bollettino di conto corrente postale Imu numero 1008857615.

Tasse 2014: Iuc e detrazioni Tasi, a breve importanti novità

A breve il governo interverrà risolvendo anche le questioni Iuc e Tasi; la configurazione dell’Iuc così come è stata impostata infatti, non funziona, dato che la Legge che l’ha introdotta prevede un tetto di incidenza massimo del 10,6 per mille, limite che molti Comuni hanno già raggiunto come prelievo Imu applicato alle seconde case.



Nodi da sciogliere anche per la Tasi, in merito alla quale il governo non ha ancora esplicitato quante e quali saranno le detrazioni sull’imposta, per non parlare del regime di strutturazione delle stesse ancora in via di definizione.



Il 2013 è stato un anno molto duro dal punto di vista della pressione fiscale ma la speranza è che le previsioni stilate dalla Cgia di Mestre per quel concerne la configurazione e gli importi che avranno tasse e tributi nel 2014 possano rivelarsi fondate.