I picchi toccati dalla pressione fiscale nel biennio 2012-2013 dovrebbero essere un lontano ricordo e trasformarsi, nel 2014, in un fardello più sopportabile almeno per la stragrande maggioranza dei contribuenti; conti alla mano e stando alle stime elaborate dalla Cgia di Mestre, quasi ogni tipologia di nucleo familiare verserà infatti meno danaro in imposte e risparmierà dai 20 ai 270 euro annuali.



Ad occupare i due piatti della bilancia da una parte l’abolizione dell’Imu, l’incremento delle detrazioni Irpef per i figli e la possibilità - per i possessori di partita Iva - di fruire delle compensazioni, dall’altra l'introduzione della Tasi e dell’Iuc, l'aggravio dell'Iva e il rincaro di addizionali e carburanti.

Facciamo adesso il punto e cerchiamo di capire, imposte e numeri alla mano, quanto pagheranno gli italiani nel 2014.

Calcolo Imu 2014, Iuc, Tasi, e detrazioni Irpef per i figli: all’orizzonte un possibile risparmio

La Cgia di Mestre ha elaborato delle stime giungendo a rilevare come rispetto al 2012, il 2013 (e dunque in proiezione il 2014) si sia rivelato mediamente più sopportabile dal punto vista della pressione fiscale; quest’anno un operaio senza figli a carico ha beneficiato di un risparmio fiscale di circa 15 euro, a fargli eco le famiglie bi-reddito con figlio a carico (-178 euro) e le famiglie monoreddito con due figli a carico (-250 euro).



Per due dei tre casi su citati la situazione migliorerà nel 2014, e il trend legato al risparmio crescerà (l’operaio pagherà 111 euro di imposte in meno e la famiglia bi-reddito circa 183 in meno); ad aggravarsi sarà esclusivamente il peso fiscale delle famiglie monoreddito con retribuzione medio alta, e stando alle stesse stime della Cgia l’incremento toccherà quota +164 euro. I decrementi fiscali saranno poi scanditi e in una certa misura segnati dall’abolizione dell’Imu e dall’incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico.



A far da contraltare a questi elementi l'introduzione della Tasi e dell’Iuc (per le quali si prevedono importanti rincari rispetto all’Imu almeno per certe categorie), l’incremento dell'Iva e il rincaro di addizionali e carburanti, avvenimenti questi tutti accaduti nel 2013 ma che faranno registrare con precisione i propri effetti soltanto nel 2014.



E’infine bene precisare che il 2013 tramonta portando in dote un interessante strumento per i possessori di partita Iva; Equitalia sta infatti inviando una pioggia di comunicazioni a tali individui invitandoli a fruire della compensazione, cioè della possibilità di saldare gli importi di tasse e imposte attraverso l’utilizzo di crediti certificati verso lo Stato.



Sin qui sono giunte all’ente di riscossione solo 250 richieste per un totale di circa 18 milioni di euro, ma l’auspicio è che il tasso di utilizzo di questo tipo di strumento possa incrementarsi. Che dire di più, il 2013 va in soffitta e per la prima volta dopo almeno un lustro il nuovo anno potrebbe essere foriero di cambiamenti importanti e decisamente positivi sul fronte della pressione fiscale.