Il pagamento della Tasi rischiava di diventare un vero pasticcio per i contribuenti che non sapevano più se e quanto pagare. Per questo il Governo ha deciso di fare un po' di chiarezza su quella tassa che ha sicuramente sostituito l'Imu come tributo più odiato dagli italiani.

La scadenza della Tasi slitta a settembre ma non per tutti

La regolare scadenza della prima rata della Tasi, ovvero la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni, è stata fissata per il 16 giugno 2014, ma non per tutti: i Comuni che non avranno preso una decisione su quale aliquota e detrazione applicare entro il 23 maggio, dovranno infatti spostare il pagamento a settembre.

La seconda rata resta invece invariata al 16 dicembre 2014. E' stato lo stesso Governo a decidere lo slittamento del tributo in seguito ad una riunione con i rappresentanti dei Comuni, considerando che ad oggi solo il 10% delle amministrazioni comunali italiane ha comunicato le aliquote e le detrazioni.

E la situazione difficilmente cambierà prima del 23 maggio, ricordando che sono circa 4000 i Comuni italiani impegnati nelle Elezioni.

Quanto costerà la Tasi?

Sono ancora confuse le notizie che arrivano su questa tassa e su quanto peserà sulle tasche dei cittadini italiani, già fortemente appesantiti dalla grave situazione economica che il Paese sta attraversando. Una proiezione sulle poche città che hanno deliberato le aliquote fornisce però un quadro non molto positivo: in circa metà dei casi, la Tasi costerà più della vecchia e odiata Imu con una media di 240 euro a famiglia.