Può capitare di non riuscire a pagare le tasse entro la data di scadenza stabilita. È il caso di Imu, Tasi e anche del modello 730.

In questi casi è necessario ricorrere al ravvedimento operoso.

Tasi e Imu, ravvedimento operoso

Per la Tasi è stata stabilita la proroga per i pagamenti. Tutti i comuni che non avevano deliberato l'aliquota entro la data stabilita, hanno visto la scadenza propogarsi al 16 ottobre, per cui c'è ancora tempo. Per l'Imu invece non vi è stata alcuna proroga, per cui il pagamento in ritardo comporterà sanzioni ed interessi da pagare.

Eccome come fare:

Sul modello F24 di pagamento si dovrà barrare la casella 'Ravv' (che indica il ravvedimento).

Nel fare il calcolo della sanzione e degli interessi, basta seguire quanto segue:

  • chi paga entro 14 giorni dalla scadenza dovrà versare una sanzione dello 0,2% dell'importo per ogni singolo giorno di ritardo;
  • chi paga tra il 15 e 30 giorni dopo la scadenza, dovrà versare una sanzione del 3% sull'intero imponibile della tassa;
  • chi paga oltre 30 giorni dopo la scadenza, ma entro il termine per la presentazione della dichiarazione Imu dell'anno 2014 (30 giugno 2015), dovrà applicare una sanzione del 3,75% sull'intero imponibile della tassa, più gli interessi di mora maturati quotidianamente.

Modello 730, errore nella compilazione

Chi si rende conto di aver commesso errori nella compilazione o nel calcolo della dichiarazione dei redditi modello 730, dovrà fare quanto segue:

Sarà necessario presentare un nuovo modello, con la rettifica o le integrazioni necessarie.

  • Il 730-3 rettificativo viene presentato quando è necessaria una nuova liquidazione dell'imposta o una correzione di dati errati.
  • Quando invece la compilazione del 730 è corretta, ma non sono stati dichiarati tutti i redditi percepiti o le spese deducibili o detraibili, è necessario rivolgersi a un Caf o a un libero professionista e presentare un modello Unico PF.