Il caos della Tasi 2014 dovrebbe giungere finalmente al termine nella giornata di oggi mercoledì 10 settembre, scadenza ufficiale per la delibera da parte dei comuni italiani delle aliquote da conoscere per il calcolo del tributo. Purtroppo per molte famiglie non ci sono buone notizie in arrivo; secondo alcune stime gli italiani si troveranno a pagare di più in ben 7 casi su 10, nella maggior parte delle simulazioni a causa delle detrazioni ridotte rispetto all'IMU del 2012.

Oltre a ciò, bisogna sottolineare come sono moltissimi i Comuni ad aver elevato il contributo al tetto massimo disponibile, ovvero al 2,5 per mille o laddove possibile al 3,3 per mille (2,5 più 0,8 per mille laddove permesso).

Per citare solo alcuni casi relativi all'ultimo esempio, si parla di Capoluoghi di Provincia come Firenze, Bologna, Genova, Torino, Napoli e Bari.

È chiaro che per molti consigli comunali la scelta di aumentare le aliquote deliberabili sia stata obbligata dalle difficili condizioni di bilancio, ma un ruolo pesante l'hanno giocato sicuramente anche le minori risorse che lo Stato ha girato agli enti locali negli ultimi anni, oltre al blocco dell'Imu sulla prima casa (le cui aliquote potevano spingersi ben oltre la Tasi, cioè fino al 4 per mille).

Chi è tenuto a pagare la Tasi 2014: ecco i soggetti destinatari dell'imposta

Ora che abbiamo chiarito il quadro generale, vediamo chi è tenuto a effettuare il pagamento della Tasi 2014.

Il tributo ricade su tutti i proprietari di prima e seconda casa; se per i primi l'Imu risulta abolita, per i secondi il nuovo balzello si sommerà a quello precedente, con un tetto massimo dell'1,06%. Anche gli inquilini sono chiamati a versare il loro contributo, il cui importo dipenderà ancora una volta dalle aliquote comunali e potrà andare da un minimo del 10% dell'intero importo a un massimo del 30%.

Riguardo le scadenze, non sono univoche ma variano in base a quanto deciso dal Comune di residenza o di ubicazione dell'immobile. Riguardo il primo acconto di giugno 2014, risulta che siano stati circa 2000 i centri cittadini ad aver già chiesto il primo anticipo. Entro oggi si scoprirà il numero esatto dei Comuni che chiederanno il primo acconto al 16 ottobre, mentre per tutti il saldo dovrà essere effettuato entro la metà di dicembre 2014.

Come effettuare il calcolo della Tasi 2014

Per prima cosa è bene ricordare che su internet sono facilmente reperibili dei calcolatori automatici del tributo, per utilizzare i quali basta semplicemente avere a portata di mano i dati della propria abitazione; spesso sono gli stessi siti web dei Comuni a presentare tali strumenti, pertanto può essere utile effettuare una visita preventiva su internet. Il calcolo della base imponibile utile alla determinazione della Tasi si effettua partendo dalle rendite catastali dell'immobile e delle relative pertinenze, che dovranno essere moltiplicate prima per il 5% e successivamente per 160. Sull'importo ottenuto si applicheranno le aliquote deliberate dal Comune e poi si sottrarranno le eventuali detrazioni.

Il pagamento può essere effettuato tramite bollettini postali precompilati laddove disponibili, oppure utilizzando il modello F24, probabilmente la via più comoda sia per la possibilità di personalizzare la compilazione, sia perché la quietanza può essere effettuata tramite il proprio conto corrente bancario.