Scadrà nella giornata di oggi, giovedì 16 ottobre 2014, la prima rata della Tasi 2014, tassa comunale introdotta in Italia durante il 2014 (Legge di Stabilità) che si riferisce ai servizi indivisibili (sicurezza, anagrafe, illuminazione, manutenzione) che vengono riservati ai cittadini. Il pagamento toccherà a moltissimi italiani ed in particolar modo a tutti i milanesi e romani. Le singole famiglie potranno scegliere se pagare tramite modello F24 o tramite bollettino postale ma non potranno in alcun caso saldare il debito tramite le proprie banche ed i loro servizi online.
Ma cosa succede a chi paga in ritardo o non effettua il saldo? Ecco le sanzioni previste, le possibilità di ravvedimento operoso e le prossime scadenze fiscali.
Tasi 2014: sanzioni per pagamento ritardato e mancato pagamento.
Chi appartenesse ad uno dei 5279 comuni chiamati al pagamento della prima rata Tasi 2014 e non lo effettuasse entro il giorno stabilito, dovrà pagare l'imposta in un secondo momento con l'aggiunta di una sanzione ordinaria pari al 30% dell'importo dovuto. Grazie alla Legge italiana tutti i ritardatari avranno però modo di ricorrere al ravvedimento operoso che permetterà di ridurre notevolmente la mora applicata. La sanzione sarà in questo caso calcolata in base ai giorni di ritardo del pagamento: fino al quattordicesimo giorno sarà infatti applicato lo 0.2% per ogni giorno (ad esempio se si salda dopo 4 giorni si dovrà pagare lo 0.8% in più); dal 15° al 30° giorno la percentuale cresce fino al 3% mentre dal trentunesimo giorno fino al prossimo 30 giugno si applicheranno sanzioni pari al 3.75%.
Tutti i contribuenti ritardatari dovranno inoltre aggiungere al pagamento la quota legata agli interessi legali: l'1% annuo e stabiliti calcolando i giorni di ritardo. Si ricorda sin da ora che la seconda rata Tasi andrà saldata entro il prossimo 16 dicembre 2014 e che i periodi autunnali ed invernali saranno ricchi di ulteriori "spiacevoli" scadenze fiscali come quelle relative a Tari ed Imu.