L'Imu terreni ha subito uno stop all'esenzione e in alcuni Comuni si dovrà pagare già il prossimo 16 dicembre 2014. Il tutto sarà esplicato con un decreto del ministero dell'Economia, ma le regole che cambieranno sono già note. Ecco tutte le informazioni su chi dovrà corrispondere il tributo e chi invece resterà esente dal pagamento dell'imposta, in relazione alla tipologia del territorio del Comune in cui è sito l'immobile per il quale si è tenuti a pagare l'Imu.

Imu terreni: chi è esente e chi deve pagare

Le nuove regole sull'esenzione dell'Imu Terreni porteranno ad una vera e propria stangata per chi possiede terreni: l'esenzione totale dell'Imu sui terreni ha subito un drastico stop e rimarrà in vigore soltanto per i terreni situati a 600 metri sopra il livello del mare.

Soltanto 1.578 Comuni manterranno l'esenzione Imu totale, in altri 2.568 Comuni, infatti l'esenzione sarà parziale e mirata soltanto a coltivatori diretti e a imprenditori agricoli. Le regole dell'esenzione Imu per i terreni sono state, quindi riscritte e si applicheranno in base alle seguenti regole:

- l'esenzione sarà limitata ai Comuni situati al di sopra dei 600 metri sul livello del mare;

- l'esenzione sarà limitata a coltivatori diretti e imprenditori agricoli per i terreni al di sopra dei 281 metri sul livello del mare e fino ai 600 metri.

Per quanto riguarda i Comuni collocati al di sotto dei 281 metri sul livello del mare l'Imu dovuta sarà priva di esenzioni e i proprietari dovranno provvedere al saldo già il prossimo 16 dicembre 2014.

Il decreto, di cui si aspetta la pubblicazione, fa seguito al dl 66/2014 che imponeva la circoscrizione dell'esenzione Imu sui terreni in base all'altitudine di collocazione e facendo una differenziazione tra i possessori. I Comuni saranno, quindi, suddivisi in tre fasce in base all'altitudine della loro collocazione:

- sotto i 281 metri;

- tra i 281 e i 600 metri;

- sopra i 600 metri.

Il problema principale del nuovo provvedimento Imu è che l'appartenenza ad una determinata fascia sarà ottenuta misurando l'altitudine non della media di tutto il territorio comunale, ma del solo centro storico, senza tenere presente se nel territorio rurale del comune siano presenti o meno zone montane. Si è portato come esempio Foligno, che prima del decreto era considerato uno dei Comuni italiani con un estensione di territorio collinare e montane tra le più estese: il suo centro storico è situato ad un altitudine inferiore ai 281 metri, perderà quindi il suo status.