Un decreto legge varato all'ultimo minuto per definire i termini per l'esenzione dal pagamento dell'Imu sui terreni agricoli montani e uno slittamento della data di scadenza per il pagamento: dopo l'intervento delle associazioni agricoltori e dei comuni montani cambia nuovamente la situazione, e la data di pagamento per coloro che non sono esenti è stata fissata al 10 febbraio.

Esenzione pagamento IMU terreni montani

Contrariamente a quanto era stato precedentemente stabilito, i criteri per l'esenzione dal pagamento dell'Imu su terreni agricoli montani non farà più riferimento all'altitudine, bensì alla classificazione Istat che suddividerà tutti i comuni interessati in tre diverse categorie, precisamente in comuni totalmente montani, comuni parzialmente montani e comuni non montani.

Tutti i possessori di terreni coltivati che rientrano nel territorio di un comune totalmente montano non dovranno pagare l'imu: questi agricoltori potranno avvalersi dell'esenzione totale. I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli che operano su terreni di comuni parzialmente montani potranno avvalersi dell'esenzione totale se iscritti al relativo fondo di previdenza. Tutti gli altri dovranno regolarmente pagare entro il 10 febbraio 2015 (pagamento relativo alla tassa 2014). Bisogna però precisare che tutti i terreni che risultavano essere esenti dal pagamento sulla base delle vecchie regole continueranno ad esserlo e i proprietari potranno continuare a non pagare la tassa.

La nuova definizione per i terreni agricoli montani diventerà definitiva nel corso di quest'anno, quindi d'ora in poi bisognerà fare riferimento a questa nuova regolamentazione.

I cambiamenti sono stati considerati retroattivi per il 2014 solo per risolvere la difficile situazione che si era venuta a creare, lo stesso caos che aveva portato ad un primo slittamento dell'ultima data utile per il pagamento dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015. Il numero di comuni esenti dal pagamento imu aumenta notevolmente con questa nuova regolamentazione che è stata delineata in seguito all'incontro tra Maurizio Martina, il ministro delle politiche agricole, e Pier Carlo Padoan, il ministro dell'economia.