Dopo un iter parlamentare piuttosto travagliato che ha visto mischiare le carte in tavola più d'una volta la Camera approva definitivamente il decreto legge del Governo Renzi sull'IMU ai proprietari di terreni agricoli. Il decreto passa con 272 voti favorevoli, 153 contrari e 15 astenuti. La classificazione di riferimento cui si terrà conto sarà quella fornita dall'ISTAT sull'altitudine a cui è posto il terreno in oggetto.
Chi deve pagare l'IMU e chi ne è esente
- E' esente chi ha il proprio terreno in territorio classificato come "montano" da parte dell'ISTAT
- Saranno esentati coloro che possiedono un terreno agricolo in territorio classificato "parzialmente montano" e che appartengono a coltivatori diretti e gli agricoltori professionali. Tutti gli altri appartenenti a questa classificazione dovranno pagare.
- Devono pagare tutti coloro i quali posseggono un terreno in aree pianeggianti.
Si può pagare entro il 31 Marzo 2015 ma dopo tale termine non è prevista nessuna sanzione ne interesse per il ritardo al pagamento ed anzi, visti i numerosi cambi di regole 'in corsa', saranno previsti reintegri e rimborsi per chi ha sbagliato o sbaglierà a pagare.
Le criticità del decreto
Le principali criticità sono state fatte emergere dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I deputati e senatori pentastellati hanno infatti sottolineato come il parametro di classificazione ISTAT sia incompleto e iniquo perché di fatto tiene conto solamente dell'altitudine cui è posto il terreno tassabile, mentre per una classificazione e tassazione più intelligente bisognerebbe anche tenere conto della produttività del terreno stesso. Secondo la parlamentare 5 Stelle Patrizia Terzioni questa tassa oltre a fare rientrare parte del famoso bonus 80 euro di Renzi, rappresenta una sorta di 'patrimoniale al contrario' dove finiscono per essere tassati perlopiù i piccoli agricoltori diretti piuttosto che le grandi multinazionali dell'agroalimentare.
Il M5S in fase di discussione parlamentare della legge in questione ha messo ai voti delle altre forze politiche diverse modifiche, tra cui appunto una più equa classificazione dei terreni ma anche l'esenzione per i terreni colpiti da calamità naturali, dalle fitopatie (malattie delle piante), per gli agricoltori con meno di 15 mila euro di reddito annuo, per i terreni in comodato o in affitto e per molte altre tipologie di soggetti.
Le proposte in questione sono state tutte bocciate dalla maggioranza, che non ha permesso di fatto nessuna modifica al decreto da parte delle opposizioni, tra cui anche Lega e Sel che, come per i 5 Stelle, si sono ritrovate ad essere molto critiche.