La prima scadenza prevista dall'Agenzia delle Entrate per lo Spesometro 2015 sarà il prossimo venerdì, il 10 aprile. Gli interessati alla prima scadenza sono i contribuenti che effettuano la liquidazione mensile dell'IVA, che devono trasmettere le operazioni eseguite nel corso del 2014. La prima scadenza interessa anche i commercianti al minuto e le agenzie di viaggi, tenuti a comunicare anche gli incassi pari o superiori a mille euro da parte di persone fisiche di cittadinanza straniera. Per conoscere i dettagli di chi è obbligato o esonerato dalla trasmissione dello Spesometro 2015, potete leggere uno dei nostri precedenti articoli sull'argomento.

Come accedere e inviare il modello dello Spesometro 2015

La trasmissione dello spesometro può avvenire solo per via telematica. È necessario accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata. Il percorso da seguire è questo: Home / Cosa devi fare / Comunicare Dati / Comunicazioni Operatori finanziari / Spesometro / Comunicazione. In questa ultima sezione è possibile accedere al software per la compilazione del modello. Una volta compilato in tutte le sue sezioni, è possibile effettuare la Procedura di Controllo che precede l'invio della comunicazione. Una volta trasmessa, l'Agenzia delle Entrate provvederà a inviare un ricevuta da conservare come prova.

Spesometro 2015: cosa comunicare

Nel modello polivalente dello Spesometro, vanno inserite le informazioni che riguardano le operazioni IVA rese e ricevute nell'anno 2014. Tutte quelle operazioni per cui non vi è obbligo di fatturazione, vanno comunicate solo se l'importo supera i 3.599,99 euro, Iva compresa. Le fatture invece andranno inserite indipendentemente dall'importo. La comunicazione potrà essere analitica, inserendo ogni singola fattura, oppure aggregata, ovvero suddividendo i dati per cliente o fornitore. Nel caso in cui i soggetti tenuti a comunicare lo Spesometro 2015 dovessero non farlo, farlo in ritardo o fornire un modello incompleto, sono previste delle sanzioni. La sanzione amministrativa va da un importo minimo di euro 258,23 euro a oltre 2mila euro. È possibile ricorrere al ravvedimento operoso per evitare il peggio.