Partendo dal principio che non tutti gli immobili sono uguali e che quindi non tutti rappresentano un indicatore di ricchezza per i loro proprietari, ci sono casi in cui l'Imposta Municipale Unica (IMU) e la Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) è dovuta in misura ridotta.

Cittadini residenti all'estero:

Per gli italiani che hanno residenza fuori dai confini del nostro Stato ma iscritti all'AIRE (anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero), e già pensionati negli stati dove risiedono, per gli immobili di loro proprietà sul territorio nostrano le imposte non si applicano come per gli altri.

Infatti in presenza di un solo immobile, questo rientra nella disciplina TASI come fosse abitazione principale ed è soggetta al pagamento dell'imposta. L'importo da pagare però è ridotto dei due terzi, in pratica si pagherà il 33% dell'imposta dovuta come anche per la TARI (ex TARSU), la tassa sullo smaltimento rifiuti. Per immobili successivi al primo si paga l'IMU. Va sottolineato che la riduzione spetta esclusivamente se la casa non è locata o data in affitto.

Fabbricati inagibili:

Per i fabbricati inabitabili ed inagibili di norma si paga l'IMU ridotta al 50%. La condizione di inabitabilità ed inagibilità può essere autocertificata dal contribuente proprietario dell'immobile e comunicata al comune.

Tale condizione però deve essere accertata da professionisti dell'ufficio tecnico comunale. La condizione di ammissione al pagamento in misura ridotta deve risultare da una perizia tecnica, dalla quale venga fuori che, i problemi del fabbricato siano strumentali e non risolvibili con semplici interventi di manutenzione ordinaria, ma che necessitino di interventi strutturali.

Per situazioni più gravi ancora, come quei fabbricati talmente fatiscenti da venire considerati "unità collabenti", la perizia può stabilire che il fabbricato in pratica non esista (poche file di mattoni). Bisogna sapere però che in questi casi l'IMU sul fabbricato non è proprio dovuta, ma sarà dovuta quella sul terreno.

Fabbricati di interesse storico:

Gli immobili di interesse storico, artistico o archeologico pagano l'IMU al 50%. Anche qui bisogna che l'immobile sia sottoposto a perizia che ne dichiari l'importanza e l'interesse, oltre che la conformità a tutta una serie di parametri che permettano all'immobile di rientrare nella categoria.