Trenta giorni di slalom tra le scadenze fiscali attendonoi contribuenti italiani. Si parte dal 30 novembre giorno da segnare in rosso sul calendario perché scadono gli acconti Irpef, Irap e Ires (imposta sul reddito delle società), ma anche dicembre sarà il mese delle tasse a partire sugli immobili con il saldo di Tasi, ovvero la tassa sui Servizi Indivisibili, e Imu (imposta municipale propria) che da quest'anno paghiamo solo sulle seconde e terze case e sugli immobili ad uso produttivo/commerciale, che va versato entro il 16. Chi possiede solamente la prima casa pagherà la tassa sui servizi divisibili per l'ultima volta tanto che la legge di stabilità 2016 ha confermato l'abolizione della Tasi dal prossimo anno.

Il versamento deve essere eseguito con il modello f24, identico a quello già usato per la prima rata dello scorso giugno. Ci potrebbe essere poi il saldo della tari, la tassa sui rifiuti ma non in tutti i comuni visto che ognuno gestisce il calendario delle scadenze fiscali, così ad esempio il 10 sarà il termine per i cittadini di Firenze e di Torino. Chi ha un'impresa e liquida l'iva mensilmente è chiamato a pagare quella di novembre entro il 16 dicembre, mentre entro il 28 andrà versato acconto iva per il 2015. Non si paga solo se l'importo dovuto è inferiore a 103 euro, se il contribuente è in credito oppure se l'azienda è stata costituita durante l'anno in corso.

Iperf ed Iva tra le tasse più odiate e i dati dell'agenzia Cgia

In tutto le tasse che ogni cittadino italiano deve pagare sono circa 100: tra addizionali, imposte, ritenute e tributi, secondo i dati dell'agenzia Cgia, tra queste quelle più odiate sono l'Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche)e l'Iva (imposta sul valore aggiunto) cheinsieme,influisconoper oltre il 54% sul totale delle entrate tributarie dello Stato italiano.Per i cittadini italiani tenuti alla presentazione mensile, arrivano alla conclusionei termini per l’invio telematico delle listeIntrastat, mentre il 16 dicembre bisogna eseguire il versamento dell’acconto relativoall’ imposta sostitutiva su redditi da rivalutazione del trattamento di fine rapporto (Tfr). In sostanza un anno davvero col botto.