La dichiarazione dei redditi unico 2016 presenterà molte novità rispetto al 2015, ecco quali sono le principali agevolazioni fiscali introdotte dal Governo. Nella casella relativa al reddito dei fabbricati al posto degli estremi di registrazione del contratto adesso bisogna indicare il codice identificativo dello stesso, che è composto da 17 caratteri e si trova nella ricevuta di registrazione. È stato alzato il limite del reddito dei dipendenti di lavoro in zone di frontiera: prima era di 6.700 euro e adesso è 7.500 euro. Possono venire detratte le spese funebri del 19% sia che la persona defunta sia un parente oppure no e per ciascun decesso l'importo non può superare 1.550 euro.
Per le spese scolastiche fino alla scuola secondaria superiore si può detrarre il 19% fino a un massimo di 400 euro annui per studente. Anche i corsi universitari sia statali che non statali si possono detrarre del 19%; le università non statali hanno una percentuale detraibile stabilita annualmente dal Ministero dell'Istruzione.
Detrazione di spese per la casa e donazioni
La detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia è prorogata al 50%, così come per le spese di mobili ed elettrodomestici di classe superiore alla A+ per un importo complessivo massimo di 10.000 euro. Le spese di interventi antisismici per gli edifici che si trovano in zone ad alta pericolosità di terremoti e quelle finalizzate al risparmio energetico sono detraibili del 65%, così come le spese per i climatizzatori e gli impianti solari.
La detrazione per le donazioni alle ONLUS è del 26% ed è stato aumentato il limite da 2.065 a 30.000 euro annui.
Agevolazioni per gli affitti
Tra le altre novità stabilite dalla legge di stabilità 2016 c'è quella di poter donare 2 × 1000 dell'Irpef a favore delle associazioni culturali regolarmente iscritte in un elenco alla presidenza del Consiglio.
Sono esenti dall'Irpef anche le borse di studio della provincia autonoma di Bolzano per i corsi di dottorato di ricerca, post dottorato e perfezionamento all'estero. Agevolazioni per chi affitterà una casa a canone concordato, il reddito da tassare sarà quello del valore più alto della rendita catastale rivalutato del 5% e il canone di locazione ridotto del 15%. Ulteriore riduzione del 30% se l'immobile è ubicato in zone ad alta densità abitativa.