L’onorevole Roberto Caon, del movimento Fare!, ha firmato una proposta di legge, appena depositata alla Camera, volta a cancellare il bollo auto per sostituirlo con una ‘tassa’ che non sarebbe più applicata in virtù del mero possesso di un veicolo, bensì in base ai consumi. Se dovesse essere approvata questa legge, ‘la vita dei cittadini e quella dello Stato sarebbero maggiormente semplificate’: sarebbero queste le parole pronunciate dallo stesso Caon. In realtà, tutto questo potrebbe portare ad un aumento della cosiddetta accisa (tassa sul carburante) di circa 15 centesimi.

Cosa cambierebbe se dovesse essere approvata la legge?

I cittadini sarebbero sicuramente esonerati dal pagamento del bollo annuale, lo Stato invece otterrebbe in modo automatico il corrispettivo attraverso l’applicazione delle accise sul carburante senza più rischiare l’omesso pagamento della tassa automobilistica di tutti quei cittadini ‘evasori’. È bene ricordare, però, che lo Stato italiano incassa annualmente quasi 7 miliardi dal pagamento dei ‘bolli auto’ a fronte di una evasione che non supera 500 milioni di euro.

Quali risparmi ci sarebbero?

Ciò che è certo è che a guadagnarci è sicuramente il ‘sistema statale’ in quanto applicando l’imposta sui consumi anziché sul possesso dell’autovettura, aumenterebbero sicuramente le entrate.

Infatti, pagherebbero indirettamente anche tutti quei veicoli che circolano sul territorio italiano ma sono immatricolate all’estero, tutti i turisti stranieri e tutti quegli autocarri che trasportano di merci da e verso il nostro Paese.

Inoltre, ne gioverebbero anche tutti quei cittadini che utilizzano raramente l’autovettura percorrendo pochi chilometri all’anno.

Chi inquina paga!

Il concetto quindi è chiaro: se la proposta divenisse legge, verrebbe applicato sostanzialmente il principio in base al quale ‘chi più inquina più paga’ e di conseguenza pagherebbero di più tutti coloro che utilizzano con maggiore frequenza le strade.

La proposta di legge nasce anche per cercare di contrastare il dilagante aumento delle auto con targa estera circolanti in Italia, in particolare quelle immatricolate in Romania e Bulgaria dove il bollo auto non si paga.