Uno dei casi più controversi per quanto concerne il Bollo auto 2016, è quello in cui nonostante si sia proceduto alla vendita e al conseguente passaggio di proprietà del veicolo, l'amministrazione finanziaria continui ad inviare richieste di pagamento al venditore. Questo accade quando chi ha acquistato il mezzo non abbia provveduto entro 60 giorni alla voltura recandosi al PRA, così come prevede la legge. In questo caso comunque il venditore, sebbene continui a ricevere i bollettini per il pagamento, non deve provvedere a farsene carico, in quanto dal momento della vendita spetta all'acquirente provvedere al bollo auto.
Questo avviene ovviamente a partire dall'anno successivo a quello in cui è avvenuta la vendita.
Ecco cosa fare in questo caso
In caso di contestazione per il mancato pagamento del Bollo auto 2016, al venditore basterà mostrare al giudice il documento scritto che provi il passaggio di proprietà, il documento deve essere in possesso di data certa. Qualora dopo l'atto di vendita l'acquirente non procede alla voltura, il venditore può risolvere il problema in due modi: con una richiesta da esibire al Pra, oppure rivolgendosi al giudice di Pace. Se nonostante ciò si continua a ricevere la richiesta di pagamento, allora probabilmente c'è un errore dell'ufficio. In questo caso attraverso l'esibizione di documenti idonei è possibile dimostrare il passaggio di proprietà dei veicolo.
La promessa di Matteo Renzi
Per il resto ricordiamo che il Premier Matteo Renzi, nelle scorse settimane ha promesso di studiare il modo per abolire il bollo auto 2016 già con la prossima legge di stabilità. Per fare ciò però occorre una copertura finanziaria di circa 6 miliardi di euro, che attualmente non è semplice da reperire per il governo italiano.
Questi soldi servono alle regioni per coprire il 30% delle spese extrasanitarie, dunque per abolire l'imposta occorre trovare un'alternativa in modo da poter soddisfare adeguatamente le esigenze economiche delle regioni. Nei prossimi mesi capiremo se l'esecutivo fa sul serio.