E’ stata depositata alla Camera dei Deputati una proposta di legge per abolire il bollo auto. L’ipotesi di eliminare quella che viene considerata la tassa più ‘odiata’ dagli automobilisti era stata ventilata poche settimane fa dallo stesso premier Matteo Renzi, subito frenata dal problema della copertura dei costi. La proposta di legge presentata dal deputato Roberto Caon del gruppo ‘Fare!’, invece, affronta anche il problema della copertura, proponendo il finanziamento dell’abolizione del bollo auto attraverso un aumento delle accise sulla benzina.
Abolire il bollo auto e aumentare la benzina: la proposta di legge
Secondo la proposta di Caon, per sostenere il mancato incasso che deriverebbe dall’abolizione del bollo auto, pari a circa 6,5 miliardi di euro l’anno, sarebbe sufficiente introdurre un’accisa sui consumi pari a 15 centesimi al litro.
In questo modo, secondo il deputato del gruppo di Flavio Tosi, si otterrebbe un doppio vantaggio: per gli automobilisti, che non avrebbero più una tassa da pagare a scadenza fissa, e per lo Stato che avrebbe la certezza dell’incasso senza dover ricorrere gli evasori, stimati in circa il 10 per cento. L’incasso per lo Stato potrebbe essere addirittura maggiore, poiché nella base imponibile rientrerebbero tutte le vetture circolanti, incluse quelle immatricolate all’estero e quelle dei turisti in vacanza nel nostro paese.
Da non sottovalutare il fatto che il bollo auto diventerebbe così una tassa sul consumo dove paga di più chi consuma di più. Un particolare, questo, che potrebbe incontrare il favore dei gruppi ecologisti. Ad essere penalizzati, invece sarebbero quelli che utilizzano molto l’automobile per lavoro, come i pendolari o i rappresentanti, a vantaggio di chi, invece, l’automobile la usa poco come i pensionati.
La lotta all’evasione del bollo auto
L’idea di combattere l’evasione attraverso il cambiamento dei sistemi di pagamento, a quanto pare, sta prendendo piede sull’esempio del canone Rai nella bolletta elettrica. Sul fronte del bollo auto, infatti, si segnala già l’esempio della Lombardia che ha introdotto la possibilità di pagare l’imposta alla data di scadenza stabilita attraverso la domiciliazione bancaria in cambio di uno sconto del 10 per cento sul bollo dell’anno successivo.
Se la proposta dell’onorevole Caon riuscirà a percorre tutto l’iter parlamentare fino a diventare legge è ancora presto per dirlo ma sicuramente il dibattito è stato avviato e, c’è da giurarci, sarà seguito con molto interesse.