Chi è rimasto senza corrente elettrica e gas a causa del maltempo, della tanta neve e delle scosse di terremoto, non ha bisogno di compilare alcun modulo da inviare, in realtà la procedura di rimborso appare semplice e diretta, almeno per l'elettricità.

Accredito diretto in bolletta

Il rimborso previsto per chi è rimasto per diverse ore o giorni interni isolato da tutto e tutti, senza avere la possibilità di comunicare, riscaldarsi, accendere la luce o di cucinare un piatto caldo, sarà calcolato direttamente dai fornitori di luce e gas. Nelle regioni maggiormente colpite da maltempo e neve, come Abruzzo e Marche, sono tantissimi i cittadini rimasti in una condizione di blackout totale durata in alcuni casi un giorno intero.

Una situazione drastica che ha messo a dura prova famiglie intere, ma soprattutto bambini piccoli e persone anziane. Ma dopo giorni di attesa è arrivata la risposta da parte de l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) pronta a far fronte a questa situazione e ristabilire ordine.

I diritti del consumatore

Secondo l'Aeegsi, tutti i cittadini rimasti senza luce e gas a causa delle calamità naturali hanno il diritto di essere risarciti. Precisamente con la delibera ARG/elt 198/11 si è stabilito che i rimborsi saranno calcolati automaticamente, non sarà necessario dunque presentare alcuna domanda scritta per ottenerli.

Il disservizio verrà calcolato nella prima bolletta utile che segue al periodo del maltempo, causa principale dell'interruzione delle utenze.

Qual è l'importo del rimborso per mancanza luce e gas?

La maggioranza dei cittadini del centro Italia, avrà un rimborso pari a 30,00 euro sulla prossima bolletta della luce emessa, quest'importo potrà aumentare di 15,00 euro ogni 4 ore consecutive di assenza totale, fino a raggiungere però un tetto massimo di 300,00 euro. Questo per l'elettricità, mentre per l'acqua la questione è differente: gli utenti dovranno infatti inviare una raccomandata al distributore e riportare la durata dell'interruzione verificatasi.

In questo caso importo e tempistica dell'invio del risarcimento sono stabiliti da ogni singolo fornitore in maniera differente e riportati nel contratto sottoscritto.

Cosa fare se il rimborso non arriva?

In caso di mancato risarcimento per l'assenza di utenze come luce e gas, il consumatore dovrà allora procedere in entrambi i casi con l'invio della documentazione richiesta entro sei mesi dall'ultima interruzione.

I differenti recapiti sono presenti all'interno dei singoli contratti sottoscritti con i fornitori delle utenze. Entro sei mesi, il consumatore dovrà ricevere una risposta dall'ente che potrà corrispondere l'importo stabilito o rifiutare il rimborso dando una motivazione al cliente.