L'Unione Europea chiede all'Italia di regolarizzare i conti e, secondo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, per farlo occorrerebbe una manovra da 3,5 miliardi. Tale manovra dovrebbe subentrare prima del Def ad Aprile e di conseguenza una prima correzione dovrebbe concludersi entro la fine del mese, per evitare che il Paese subisca un'eventuale infrazione da Bruxelles. Questa correzione dei conti comporterà con molta probabilità l'aumento delle accise, in particolar modo verranno colpite due risorse di rilievo per il paese quali carburante e tabacco.
Accise su Tabacco e Carburante
Le prime risorse a cui il Governo intende affidarsi sono le accise di Tabacchi e i Carburanti affiancate da quelle sui Tagli di Spesa che includono anche i crediti di imposta settoriali. Nel dettaglio per i ritocchi sulle accise del Carburante si potrebbe far riferimento agli avvenimenti del 2012, in particolare al terremoto in Emilia che causò l'aumento delle Tasse sulla benzina di ben 2 centesimi e, se a questo viene aggiunto al ritocco del tabacco, c'è la possibilità di recuperare circa 1,5 miliardi, tutto confluito in un unico fondo, così come fu fatto per il sisma. In quanto ai tagli, il governo confida nel riavere 700 milioni, colpendo il settore delle forniture infatti 150 milioni circa, potrebbero essere recuperati dai crediti di imposta ritenuti inefficienti o superflui.
La manovra sarà priva dell'estensione Reverse Change ai settori di grande distribuzione e Split Payment dei rapporti commerciali tra imprese statali e locali. Le varie manovre richiederanno un lungo tempo prima di poter essere messe in atto in quanto, ogni intervento sull'IVA richiede l'approvazione di Bruxelles. Tutte queste mosse dovranno essere corrette entro aprile, per consentire al Governo di iniziare a dare un prospetto sull'esponenzialità di tali misure e sulla loro efficacia e crescita, prospetti che l'UE attende ormai da tempo. Inoltre dopo quest'ulteriore ultimatum all'Italia non né fornirà altri per cui sarà indispensabile il rispetto delle scadenze, per non incorrere nell'infrazione.