Dal 1° gennaio 2017 sono entrate in vigore i nuovi bonus previsti dalla legge di stabilità, tra cui quelli a sostegno per le spese familiari. In caso di un nuovo figlio, che sia nato biologicamente oppure adottato, il governo erogherà 800 euro alle famiglie che faranno richiesta del bonus bebè. Con la circolare numero 39 del 2017, l’Inps ha tracciato le linee guida che spiegano chiaramente chi ha diritto ai soldi e come fare per ottenerli. Innanzitutto per poter richiedere i soldi la futura mamma dovrà essere almeno settimo mese di gravidanza oppure avere appena adottato il bambino, dovrà essere cittadina italiana, della Comunità Europea e avere la residenza in Italia.

Il bonus è previsto anche per le cittadine non comunitarie che siano rifugiate politiche oppure con permesso di soggiorno di lungo periodo.

Quando e come è possibile ritirare il bonus di 800 euro

Il bonus bebè lo possono ritirare tutte le neomamme a partire dal 1 gennaio 2017, che abbiano partorito all’ottavo mese oppure che siano incinte al settimo mese di gravidanza. In caso di adozione questa deve essere definitiva, ai sensi della legge numero 184 del 1983. I soldi vengono erogati dall’Inps una sola volta, anche se sono nati più figli contemporaneamente. La domanda va fatta all’Inps allegando un certificato medico nel quale vi è scritta la data presunta della nascita del bambino, oppure l’autocertificazione della mamma nel caso in cui vada a partorire o abbia adottato un minore.

In caso d’adozione bisogna allegare alla sentenza definitiva di affidamento o pre adozione oppure indicare gli elementi che permettano di risalire al procedimento, come ad esempio la sentenza del tribunale. Le mamme extracomunitarie dovranno aggiungere il permesso di soggiorno oppure gli elementi fondamentali che permettano all’Inps di risalire allo stesso.

Come presentare la domanda per il bonus bebè

La domanda per ottenere il bonus Mamma Domani di ottocento euro si può presentare esclusivamente tramite via telematica, ossia utilizzando un computer per connettersi al sito dell’Inps. Ci si può anche appoggiare ad un patronato e affidargli tutta la pratica, che non è complicata ma richiede comunque qualche passaggio che chi è completamente digiuno di informatica può non essere in grado di compiere.