Le criticità presenti nella, cosiddetta, Rottamazione bis delle cartelle esattoriali ex Equitalia sarebbero tali e tante da spingere l'Associazione dei consumatori Federconsumatori a gridare all'imbroglio. Con il forte rischio, per i contribuenti che sarebbero stati esclusi dalla misura o che, diversamente, non fossero riusciti ad aderire in tempo a correre grossi rischi, i quali possono arrivare al pignoramento forzoso del conto corrente bancario o postale. Ma cerchiamo di capire in maniera più circostanziata perché Federconsumatori è arrivata a questa conclusione estremamente radicale.

Le criticità evidenziate dall'Associazione dei consumatori

Innanzitutto, viene contestato il fatto che chi non ha aderito alla prima rottamazione delle cartelle non potrà farlo neanche ora, cosa che, a parere dell'Associazione dei Consumatori, appare se non proprio discriminante almeno incoerente. Considerando anche il fatto che, invece, potranno aderire chi lo aveva fatto anche con la prima rottamazione ma, poi, non ha rispettato gli accordi e non ha pagato.

Un'altra criticità messa in evidenza da Federconsumatori è relativa alla proroga al 30 novembre, concessa per il pagamento delle rate di luglio e settembre. Anche qui viene messo in evidenza che la data prescelta coincide con la scadenza naturale della terza rata concordata con la prima rottamazione.

Di conseguenza, il debitore dovrebbe, di fatto, pagare tre rate insieme per mettersi in regola con il Fisco.

Per questi motivi, l'Associazione a tutela dei consumatori ha, ufficialmente, chiesto al Governo che, da una parte vengano aumentate il numero delle rate a disposizione per poter pagare il dovuto. E, dall'altra parte, che si facciano ulteriori sforzi e aggiustamenti per allargare quanto più è possibile la platea dei beneficiari onde evitare spiacevoli esclusioni.

I rischi del mancato pagamento

La Federconsumatori non si è limitata solo ad evidenziare queste criticità, ma ha anche dato rilievo ai potenziali rischi di un mancato pagamento da parte di coloro che hanno aderito alla rottamazione bis. Primo fra tutti il pignoramento forzoso del conto corrente bancario o postale che sia. Anche perché per chi ha aderito, ma poi non ha rispettato gli accordi perché non è riuscito a racimolare il necessario per effettuare i pagamenti, la definizione agevolata non migliora le cose.

Questi, molto probabilmente, infatti, saranno i primi ai quali l'Agenzia delle Entrate notificherà l'atto di pignoramento del conto corrente, oltre che, ovviamente, alla banca. Questo può avvenire tra il giorno successivo allo spirare del termine di 60 giorni della cartella e il massimo di 180 giorni, oltre i quali il pignoramento è nullo. Di conseguenza, finché non si paga il dovuto non si potrà usare in alcun modo il conto corrente.