La Confedercontribuenti, associazione a tutela dei consumatori, con un comunicato stampa apparso oggi sul suo sito ha denunciato la bocciatura e, quindi la mancata introduzione nella Manovra appena approvata dal Governo dell'emendamento, relativo alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali della ex Equitalia, che puntava a far suddividere il debito con il Fisco in un numero rate il cui totale annuo non avrebbe dovuto essere superiore al quinto del reddito dell'anno precedente. Vediamo, quindi, cosa si prospetta ora ai contribuenti in difficoltà e cosa ha evidenziato l'associazione a tutela dei consumatori nel suo comunicato stampa.

Il Comunicato della Associazione

Nel denunciare sul proprio sito la mancata approvazione dell'emendamento a favore dei contribuenti in difficoltà economica, la Confedercontribuenti ha messo in evidenza come questo rappresenti un ulteriore prova dello scollamento tra rappresentanza politica e società civile.

Per di più, nel nostro Paese in particolare, la questione fiscale ha sempre assunto una estrema rilevanza. Il Presidente dell'associazione, Carmelo Finocchiaro, poi, evidenzia come su questo tema, nel corso degli ultimi anni, si siano combattute aspre battaglie anche politico - elettorali. Il Comunicato riconosce che la pressione fiscale è leggermente calata e che sono stati fatti degli sforzi per concedere maggiori agevolazioni e bonus ai contribuenti.

Ma, continua, il peso preponderante della burocrazia fiscale, anche dal lato della riscossione dei tributi, ha spesso quasi del tutto vanificato questi sforzi. E questo ha portato l'amministrazione finanziaria, in alcuni casi, a mettere sullo stesso piano i veri evasori e i contribuenti in difficoltà.

Le aspettative e prospettive future

Ribadendo che l'associazione continuerà imperterrita nella sua battaglia per una maggiore giustizia ed equità fiscale, il Comunicato esprime il profondo rammarico della Confedercontribuenti per questa decisione che allontana ancora di più la classe politica dai veri bisogni della gente.

Secondo l'associazione a tutela dei consumatori si è persa una buona occasione da parte dello Stato per incassare un dividendo di credibilità e autorevolezza.

E, anche più prosaicamente, dal punto di vista del recupero del credito fiscale, per consentire alla popolazione dei contribuenti - debitori di rientrare di un debito nato non da cattiva volontà ma da uno stato di vera e propria difficoltà. E, in un momento come questo, con le elezioni ormai alle porte, i cittadini - contribuenti potrebbero reagire, come si dice, di pancia, aprendo la porta a scelte ancora più sbagliate. Da parte sua, l'associazione si dice sempre disponibile al confronto su proposte concrete da parte di tutto l'arco costituzionale.