La fattura elettronica dovrebbe partire molto presto ma non immediatamente come previsto all'inizio della legislatura. Infatti, se è vero che a breve dovrebbe essere possibile fornire al proprio professionista o consulente la delega telematica per la consultazione del cassetto fiscale dei dati rilevanti ai fini Iva e per l'utilizzo dei servizi di fatturazione elettronic - le cui istruzioni sono state pubblicate sul sito istituzionale dell'Agenzia delle Entrate ormai da diverso tempo - è anche vero che si sta facendo strada, all'interno della maggioranza, l'ipotesi di prorogare ulteriormente la partenza della fattura elettronica, almeno tra privati, oltre il 1 gennaio 2019.

Il caso dei servizi B2B

Come messo in evidenza da diversi organi di stampa, per quanto riguarda i servizi di B2B la delega telematica al professionista abilitato dovrebbe andare in vigore da questo mese di settembre 2018. Questo dovrebbe facilitare di molto il lavoro del professionista. Infatti, quest'ultimo non avrà più bisogno di recarsi materialmente in un ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate per consegnare la delega. Con notevoli risparmi di tempo e denaro. Inoltre, come mette in evidenza il sito specializzato "Informazione Fiscale", il Presidente di Assosofware, Bonfiglio Mariotti, ha chiarito che il consulente potrà inviare, tramite il servizio Entratel, un file o flusso telematico contenente l'elenco di tutti i clienti che gli hanno conferito delega.

Ovviamente, il file dovrà essere firmato con le credenziali Entratel. In questa maniera si dovrebbe riuscire ad evitare il caos di adempimenti che, in molti casi, ha caratterizzato le passate innovazioni fiscali.

L'ulteriore possibile proroga

Nonostante gli strumenti di utilizzo siano quasi del tutto pronti molti temono che la partenza della fattura elettronica venga ulteriormente rimandata più in là nel tempo.

E precisamente oltre il 1° gennaio 2019. Il motivo risiederebbe nel fatto che, secondo fonti governative, il sistema imprenditoriale italiano, costituito per il 90% da piccole e medie imprese, non sarebbe ancora pronto all'introduzione definitiva della fatturazione elettronica.

Secondo i bene informati, il Governo starebbe pensando di introdurre un periodo di transizione triennale che si configurerebbe come una sorta di doppio binario e consentirebbe di far partire la riforma della fattura elettronica in maniera più soft. Anche se si tratterebbe di un'ulteriore proroga dopo quella di giugno 2018 annunciata dal Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio. In pratica, per circa tre anni coesisterebbero sia la fattura cartacea tradizionale che quella elettronica con pari dignità legale. Anche il Sole24ore aveva anticipato qualcosa già ad aprile 2018. Ma allora si pensava che il periodo di transizione dovesse essere limitato ai primi 6 mesi del 2019. Ora, invece, si ragiona sul triennio.

Secondo l'opinione di molti esperti e professonisti, però, anche se attualmente si tratta solo di un'ipotesi di lavoro, tenere in vita un sistema misto cartaceo - elettronico potrebbe esporre a diversi rischi. In particolare generando confusione circa gli obblighi di emissione, ricezione e conservazione su cui anche l'Istituto Nazionale Tributaristi aveva emanato un comunicato stampa di avviso solo lo scorso mese di agosto 2018.