Dopo l’approvazione del decreto fiscale e della manovra finanziaria da parte del Consiglio dei Ministri di ieri, 15 ottobre, la vita per chi ha pendenze con il fisco dovrebbe migliorare drasticamente. Infatti il CDM ha licenziato provvedimenti urgenti in materia fiscale che dovrebbero permettere ai contribuenti indebitati di risolvere una volta per tutte queste pendenze. Una nuova sanatoria, predisposta sulla falsariga di quelle degli ultimi governi a guida PD, ma varata in maniera più agevolata per il contribuente, ed un autentico condono per alcuni debiti, sono i provvedimenti che l’esecutivo presenterà alle Camere per l’approvazione definitiva.
Adesso molti cittadini si chiedono quali debiti saranno cancellati, se rientra il bollo auto e come funzionerà il condono dei debiti fiscali. Vediamo di far luce su alcuni aspetti di queste novità prendendo spunto dalle parole del presidente del Consiglio Conte a margine del CDM, come le riporta il quotidiano economico-finanziario Il Sole 24 Ore di oggi.
Condono delle cartelle fino a 1.000 euro
Bollo auto, cartelle relative a tributi degli enti locali e cartelle di pagamento per debiti fiscali sono i debiti che i contribuenti si potrebbero vedere azzerati se anche le Camere licenzieranno positivamente il condono che il governo ha inserito nel decreto fiscale, il documento collegato alla manovra di fine anno che come sempre presenta disposizioni urgenti in materia fiscale.
È stato il premier Conte in persona, al termine del Consiglio dei Ministri di ieri sera, a rendere pubblico questo condono a stralcio delle pendenze dei contribuenti. I debiti condonati saranno circoscritti ad un determinato periodo temporale. Infatti lo stralcio riguarderà i debiti e le pendenze per il periodo che va dal 2000 al 2010.
Come funziona questo condono delle cartelle? Nessuna domanda o istanza sarà richiesta al contribuente perché la cancellazione avverrà in automatico. Una operazione che secondo il premier è stata organizzata dopo il pressing dei Ministeri secondo i quali, crediti troppo vecchi, come lo sono quelli oggetto del condono, oltre che difficilmente incassabili oggi, sono onerosi per lo Stato che deve tenere in vita archivi e banche dati.
Secondo Conte si tratta di una operazione di ripulitura del sistema e di cancellazione di posizioni debitorie che non garantivano gettito per le casse statali, ma solo uscite. Dalla vecchia Ici al bollo auto, dall'Irpef ai tributi per lo smaltimento dei rifiuti, il condono dovrebbe valere per tutte le pendenze che rientrano nell'arco temporale previsto.
Tra fisco e contribuenti ci deve essere la pace
Anche il Ministro dell’Interno Salvini, sempre come riporta Il Sole 24 Ore, è intervenuto a margine del summit di governo. Al condono delle cartelle più vecchie si affiancherà una nuova rottamazione delle cartelle che permetterà ai contribuenti che hanno trovato sconveniente, per questioni temporali, sanare la situazione con le vecchie rottamazioni, di fare pace con il fisco.
Si varerà una nuova rottamazione delle cartelle, alla quale potranno aderire anche coloro che hanno dato adesione alle precedenti e che non sono riusciti ad adempiere perché gli veniva offerta una sanatoria da risolvere in un troppo breve periodo (5 rate in soli 2 anni di tempo). La nuova rottamazione dovrebbe dare gli stessi sconti delle precedenti, cioè l’azzeramento di sanzioni ed interessi, ma con la possibilità di pagare in 10 rate ed in cinque anni di tempo. Secondo Salvini, non si tratta di un condono a favore dei grandi evasori che verranno ancora perseguiti, ma si tratta di una operazione rivolta soprattutto a piccoli debitori che erano disperati di fronte a debiti che non riuscivano a pagare per oggettive difficoltà economiche.