Mark Zuckerberg, cofondatore del più popolare social network Facebook, in questi giorni è a Pechino. Il trentenne sta riscuotendo molto successo non solo per la sua estrosità e genialità, già nota a tutto il mondo, ma perché per la prima volta un americano, nella capitale nipponica, preferisce parlare il mandarino, una lingua non facile da imparare, piuttosto che l'universale inglese. In poco tempo Zuckerberg è riuscito ad assimilare la lingua, grazie alle lezioni private impartitegli dalla moglie Priscilla Chan, di origini cinesi. Gli studenti dell'università di Tsingua, hanno apprezzato lo sforzo del giovane Zuckerberg, ricompensando il suo sacrificio con uno scroscio di applausi.
Mark Zuckerberg a Pechino: l'App Rooms
Il New York Times ha anticipato la notizia. Josh Miller è l'ideatore del progetto, un altro genio di 24 anni, il sito di discussione online da lui ideato si chiama "Branch" e a gennaio è stato acquistato da Facebook.
Per facilitare la ricerca sui motori, ogni stanza ha una propria url indipendente. Ognuno può creare delle stanze nominandole con un titolo che riporta a viaggi, notizie, interessi comuni e altri temi. Chi crea la stanza svolge anche la funzione di moderatore. Sarà lui a decidere chi accettare nella stanza e chi no per alimentare la discussione, fissare limiti di età per accedervi, bannare le persone non desiderate.
All'interno della chat si possono pubblicare immagini, video, testi. Al momento l'applicazione non è collegata al social network, è possibile reperirla solo sull'App Store americana. Dopo dieci anni di assenza, Facebook ridona la vita alle chatrooms, che è possibile scaricare sul proprio smartphone. Non è una novità tecnologica e innovativa, ma sicuramente piacerà.