Sony si prepara a lanciare sul mercato i suoi occhiali di "realtà aumentata", nientemeno che i primi concorrenti ai già famosi Google Glass. I primi esemplari di "occhiali smart" della multinazionale giapponese saranno in vendita a partire dal mese di marzo in una speciale edizione per clienti business e sviluppatori. SmartEyeglass Developer Edition SED-E1 è il nome dato alla serie di occhiali che Sony presenterà a breve sul mercato, anche se inizialmente destinati ai soli addetti ai lavori. La vendita alla clientela business avrà inizio tra meno di un mese negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, in Giappone, in Francia, in Italia, in Spagna, in Belgio, in Sveiza e nei Paesi Bassi al prezzo di 670 euro (840 dollari, 520 sterline), meno della metà dei Google Glass.
Gli SmartEyeglass messi a punto da Sony si presentano come un normale paio di occhiali da sole con in più un piccolo display posizionato sopra la lente sinistra, il quale ha lo scopo di mostrare all'utente le notifiche di e-mail, sms e chiamate proprio davanti agli occhi. Si possono gestire gli occhiali smart con il proprio telefono, mostrando così in tempo reale le informazioni fornite dalle applicazioni dello smartphone, a patto che siano compatibili con gli SmartEyeglass. Va collegato inoltre il dispositivo ad un controller, in grado di trasmettere comandi manuali e vocali. L'autonomia degli occhiali è di circa due ore e mezza al termine di un utilizzo "pieno".
Il nuovo prodotto della multinazionale giapponese, che sta cercando di riprendersi da due anni di crisi attraverso il lancio di nuovi prodotti ad alta tecnologia, sono dotati inoltre di display binoculare See-through, sensore di luminosità, giroscopio e fotocamera da 3 megapixels. Batteria, microfono, speakers e il sensore touch sono contenuti invece all'interno del controller, collegato agli occhiali per mezzo di un cavetto in grado di comunicare con lo smartphone tramite connessione Bluetooth o WLAN.
Dal punto di vista estetico, sono in molti a concordare sul fatto che gli occhiali smart di Sony siano meno belli ed eleganti dei Google Glass: più spessi e apparentemente più scomodi da indossare, vista anche la presenza del telecomando, visto il prezzo di partenza non c'è da stupirsi dell'enorme differenza di prezzo con la concorrente Google. L'unica caratteristica che al momento sembra accomunare i due prodotti è che entrambi non sono disponibili per il pubblico di massa, e su questo versante sembra che Sony si stia avvicinando all'obiettivo a passi più marcati dell'azienda di Mountain View.
Gli SmartEyeglass messi a punto da Sony si presentano come un normale paio di occhiali da sole con in più un piccolo display posizionato sopra la lente sinistra, il quale ha lo scopo di mostrare all'utente le notifiche di e-mail, sms e chiamate proprio davanti agli occhi. Si possono gestire gli occhiali smart con il proprio telefono, mostrando così in tempo reale le informazioni fornite dalle applicazioni dello smartphone, a patto che siano compatibili con gli SmartEyeglass. Va collegato inoltre il dispositivo ad un controller, in grado di trasmettere comandi manuali e vocali. L'autonomia degli occhiali è di circa due ore e mezza al termine di un utilizzo "pieno".
Il nuovo prodotto della multinazionale giapponese, che sta cercando di riprendersi da due anni di crisi attraverso il lancio di nuovi prodotti ad alta tecnologia, sono dotati inoltre di display binoculare See-through, sensore di luminosità, giroscopio e fotocamera da 3 megapixels. Batteria, microfono, speakers e il sensore touch sono contenuti invece all'interno del controller, collegato agli occhiali per mezzo di un cavetto in grado di comunicare con lo smartphone tramite connessione Bluetooth o WLAN.
Dal punto di vista estetico, sono in molti a concordare sul fatto che gli occhiali smart di Sony siano meno belli ed eleganti dei Google Glass: più spessi e apparentemente più scomodi da indossare, vista anche la presenza del telecomando, visto il prezzo di partenza non c'è da stupirsi dell'enorme differenza di prezzo con la concorrente Google. L'unica caratteristica che al momento sembra accomunare i due prodotti è che entrambi non sono disponibili per il pubblico di massa, e su questo versante sembra che Sony si stia avvicinando all'obiettivo a passi più marcati dell'azienda di Mountain View.
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